Legambiente ha reso noti i dati sulle spiagge pulite di una recente indagine riguardo i rifiuti presenti nelle spiagge italiane.
Diffusi i dati dell’indagine Legambiente Beach Litter, svolta grazie ai volontari e alle volontarie di Legambiente, riguardo la situazione dei rifiuti nelle spiagge italiane.
Il risultato è che ci sono ancora troppi rifiuti. Ogni 100 metri di spiaggia si trovano 783 rifiuti. E l’84% di questi rifiuti è plastica. Rispetto all’edizione precedente tutti i valori sono in salita. E su due spiagge su tre si trovano molti rifiuti “Covid”: mascherine, guanti e oggetti sanitari.
I risultati dell’indagine 2021 sui rifiuti delle spiagge fotografano una situazione disarmante e che deve far riflettere. Confrontando i dati del report 2020 si nota come la situazione sia peggiorata. Se nel 2020 i dati riguardavano 43 spiagge e ogni 100 metri si trovavano 654 rifiuti con l’80% di questi composti da plastica, nel report 2021 le spiagge monitorate sono diventate 47 ma ogni 100 metri di spiaggia i rifiuti sono diventati 783 e la percentuale di plastica è passata all’84%.
Nel report 2021 è stato, ovviamente, dato spazio anche ai rifiuti “da Covid”: mascherine, guanti e altri oggetti sanitari. Calcolando il totale di questo tipo di rifiuti, quasi l’80% è composto da mascherine. Un segnale che deve necessariamente farci riflettere su come stiamo gestendo anche questo aspetto della pandemia.
E ci sono ancora troppi prodotti usa e getta. Il 42,3% dei rifiuti censiti è proprio composto da quei rifiuti per cui esiste già la Direttiva Europea che però non è stata ancora recepita dal Governo Italiano. Per questo, insieme al report LEgambiente chiede che questa direttiva venga accettata e trasformata in decreto legislativo entro il 3 luglio.
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Anche alla luce del grande faro che il nostro Paese avrà puntato addosso come Paese presidente dei prossimi appuntamenti legati all’inquinamento e all’ambiente.