Si è concluso il 28 aprile il webinar sul monitoraggio dei minori stranieri non accompagnati. Fami e Agia hanno promosso il progetto.
I minori stranieri non accompagnati in Italia sono sempre di più. Soli in un paese differente da quello di origine, questi bambini ed adolescenti necessitano di tutela istituzionale. L’Agia, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, promuove l’affido dei minori stranieri non accompagnati attraverso campagne di sensibilizzazione.
Lo scorso 28 aprile di è svolto un webinar finanziato dal FAMI, Fondo asilo migrazione e integrazione. L’evento è stata occasione di confronto e discussione delle parti coinvolte a tutela dei minori stranieri.
L’esordio del webinar ha mostrato i dati derivanti dalle analisi quantitative e qualitative sul tema, per restituire una fotografia più netta sull’entità del fenomeno in Italia. Il monitoraggio si è focalizzato sull’adeguatezza della normativa italiana sull’argomento, accendendo una discussione tra gli attori istituzionali e professionisti coinvolti.
Il webinar ha rappresentato l’occasione per tirare le somme sulle conseguenze degli interventi gestiti dal FAMI e dal Ministero dell’Interno. I progetti di monitoraggio si sono svolti nell’arco di due anni in 29 distretti di competenza dei tribunali minorili.
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La risposta sociale al problema dei minori stranieri non accompagnati è identificata nella promozione della tutela volontaria da parte delle famiglie. Occuparsi di un bambino o adolescente straniero non è un compito semplice, che può spaventare anche i soggetti più motivati.
Per questo motivo nel progetto biennale sono state investite molte risorse nel sostegno e nella sensibilizzazione sul tema.
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Nel sito del centro di documentazione si legge: “Sono stati offerti servizi di supporto, con 7300 ore di attività , e valorizzazione delle esperienze in collegamento con gli attori del sistema di tutela volontaria italiano: tutori volontari, garanti regionali e provinciali, tribunali, comunità di accoglienza, servizi sociali e altri soggetti coinvolti nel sistema di tutela volontaria. In tutto sono stati raggiunti oltre 20.000 cittadini”.