Cashback e supercashback, potrebbe esserci una spiacevole sorpresa a fine semestre. Ecco perché
Essere in corsa fino alla fine, con una posizione anche di lusso, per poi cadere rovinosamente proprio all’ultimo. E’ quanto sta accadendo a moltissimi utenti in corsa per il supercashback, ovvero il famoso premio di 1.500 euro valido per i primi 100.000 iscritti col maggior numero di transazioni entro il prossimo 30 giugno.
Dallo scorso aprile, infatti, i ritmi si sono alzati in una misura incredibile e in molti non hanno retto più il passo. Così mentre tantissimi sono stati tagliati fuori dalla maratona a causa della fiammata improvvisa, altri invece ora sono a forte rischio e stanno precipitando dalla media-bassa classifica alle posizioni al limite.
Basta considerare che la soglia minima attuale, ovvero le transazioni valide per l’ultimo in classifica, vanno oltre le 430 quando un tempo, a inizio programma, si pensava che potessero essere 450 le operazioni necessarie per intascare il maxi premio.
Altroché: ora si va a una quota record per tale obiettivo, ovvero presumibilmente oltre i 550 interventi ma arrivando a cavallo dei 580 e senza troppo escludere di abbattere anche il muro dei 600 acquisti. E’ chiaro che reggere il passo, a questi costi, diventa sfiancante e impossibile per moltissimi italiani. Soprattutto in un periodo storico del genere.
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Ecco perché allora molti, dopo un intero semestre a sgobbare e sperare, alla fine si ritroveranno appena un magrissimi premio di consolazione di 150€ relativo al cashback basico. Piuttosto che 1.650 euro, ovvero la somma di entrambi i traguardi, si ritroverebbero appena con un rimborso minimo.
Una beffa tremenda perché arriverà proprio al rush finale, sul più bello, quando nelle scorse settimane in molti erano già certi di avere la cifra in tasca e valutavano già come spenderla. Una scottatura che porterà gli esclusi, probabilmente, a non partecipare nemmeno nella corsa del secondo semestre.