Salvini caldeggia un’introduzione della “tassa piatta” in Italia
Si torna a parlare di tasse. Il tema, dopo essere stato sospeso grazie ai blocchi della pandemia, è tornato ad essere caldo. In particolare al centro della discussione tra le coalizioni c’è la Flat Tax, tradotta in italliano con “tassa piatta”.
Cos’è la Flat tax?
In Italia il sistema fiscale progressivo prevede 5 scaglioni di aliquota per il pagamento dell’Irpef. La “tassa piatta” ridurrebbe gli step ad uno solamente. Le coalizioni di centrodestra sono le più favorevoli alla Flat tax. La posizione più estrema è quella di Salvini, Lega, che vorrebbe imporre un’aliquota fissa per tutti del 15%, a prescindere dal reddito.
Si ritiene poco necessario sottolineare che la “tassa fissa” così strutturata avvantaggerebbe le fasce più alte di reddito.
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La posizione di Salvini sulla Flat Tax
“Arriverà prima o poi l’estensione della flat tax in Italia, il leader della Lega, Matteo Salvini lo promette anche se dice che si dovrà aspettare un poco perché “magari non ci arriveremo ora, con Conte, Grillo e Letta, ma prepariamo il terreno mattoncino dopo mattoncino”. Questa è la posizione della Lega attraverso le parole di Salvini all’Ansa.
Una recente inchiesta su report ha mostrato come la flat tax, attiva in altri paesi europei, sia disfunzionale al sistema economico-sociale di una nazione, e che come primaria conseguenza porti all’inasprimento del divario tra chi detiene la maggior parte del patrimonio del paese e chi ne è quasi totalmente privo.
Letta e Grillo non condividono la posizione di Salvini, ma la questione della flat tax è ancora aperta.
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In ogni modo, qualunque riforma verrà fatta scontenterà una parte dell’elettorato, ed in questo momento le parti politiche non possono permetterselo. Si teme che la questione fiscale rimarrà galleggiante per parecchio tempo.