Il Dl Sostegni ha inserito tra le misure il blocco degli sfratti. Questa ulteriore tutela “Cura Italia” desta polemiche.
Il DL Sostegni, varato lo scorso marzo, ha inserito nel testo di legge la proroga degli sfratti come misura per contrastare la crisi economica e sociale dovuta alla pandemia.
A normare il blocco degli sfratti è l’articolo 40 quarter del Decreto Sostegni. Gli inquilini sotto sfratto beneficiano di questa sospensione a tempo determinato.
Allo stesso tempo le associazioni di proprietari, rappresentate da Confedilizia, ritengono ingiusto ed incostituzionale questo provvedimento.
“Consideriamo il blocco in sè un abuso, perchè priva i proprietari di un diritto sancito da un giudice, quello di tornare in possesso di un proprio immobile, spesso dopo anni di mancate entrate, di spese e di tasse”. Così Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, commenta la misura governativa.
In direzione opposta si schiera Walter de Cesaris, dell’Unione Inquilini. “Serve un vero piano casa, senza consumo di suolo e con la priorità del recupero e riuso del patrimonio pubblico inutilizzato, che affronti il nodo strutturale della crisi abitativa del paese”.
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Come tutte le disposizioni emanate in stato di emergenza, anche il blocco degli sfratti ha una scadenza determinata.
Le scadenze alle proroghe sono così disposte:
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