La Commissione Europea ha modificato nuovamente la classificazione energetica degli elettrodomestici e, di conseguenza, anche la cosiddetta etichetta energetica che si trova applicata su tutti gli elettrodomestici in vendita.
La prima categorizzazione energetica degli elettrodomestici in Italia è arrivata negli Anni ’90. Da subito, però, più di qualcuno si è lamentato del fatto che non ci fosse chiarezza sui parametri utilizzati e della sostanziale inutilità delle etichette, per le poche informazioni che fornivano. Le etichette energetiche dovrebbero aiutare i consumatori a scegliere consapevolmente ma a volte si trasformano in un problema in più da risolvere quando si deve acquistare qualcosa.
L’ultima riforma delle classificazioni aveva portato all’inserimento nella fascia altissima della classificazione la dicitura A+, A++ e A+++. Con l’ultima riforma della Commissione Europea queste tre categorie di merito spariscono e si ritorna ad una divisione in lettere che vanno dalla A fino alla G. Rispetto alla classificazione precedente, non troveremo più prodotti in classe A, almeno per ora. Quelli in fascia B saranno invece pochissimi.
Nella nuova etichetta sarà inserito anche un codice QR che, inquadrato, permetterà ai consumatori di avere ulteriori informazioni sull’ elettrodomestico. Su questo specifico elemento molti si sono già espressi per indicare che si tratta di qualcosa che rende difficile la lettura delle etichette da parte degli utenti più anziani che, presumibilmente, hanno meno dimestichezza con gli smartphone e i codici QR.
Il resto dell’etichetta rimane pressoché identico. Viene inserito il consumo annuale di energia, l’eventuale indicazione della misura espressa espressa in litri o in kg dell’elettrodomestico e la rumorosità. Al momento le nuove etichette si trovano su: lavatrici, lavasciuga, lavastoviglie, frigoriferi e TV.
Alcune categorie, come le stufe elettriche e gli aspirapolvere, sfuggono ancora al momento alla classificazione anche se la cosa potrebbe cambiare. Entro il 2023, infatti, potrebbero avere l’obbligo della classificazione energetica con l’etichetta anche prodotti come smartphone e tablet, Smart TV e PC portatili.
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