Codacons rileva un aumento degli interventi di chirurgia estetica dalle riaperture. 4 soggetti su 10 sono under 30.
Uno degli aspetti che caratterizzano la post-modernità è l’ossessione per l’aspetto fisico, ed il ricorso a manipolazioni ed interventi per fermare sul corpo lo scorrimento del tempo.
La bellezza esteriore ha un canone estetico non universale. In epoche passate ed in culture differenti da quella occidentale, l’ideale fisico è molto dissimile da quello nostrano. La cultura occidentale ha spesso idealizzato la bellezza esteriore, considerandola sovente la virtù più ambita. Ma non tutte le persone possiedono le caratteristiche fisiche che rispondono agli standard estetici più in voga.
Per questo sempre più spesso si ricorre ad un aiuto che possa compensare gli “errori” di madre natura. Ad un fenomeno già in espansione in Italia, si è aggiunto il Covid, che ha incrementato la “fissazione” degli italiani nel desiderio di migliorare il proprio aspetto intervenendo con aiuti esterni.
Codacons, in un comunicato stampa del 30 maggio, rileva un boom degli interventi di chirugia estetica dal termine delle restrizioni dovute al Covid. Secondo l’associazione, i trattamenti migliorativi hanno subito un’incremento del 30% tra il 2020 ed il 2021.
“Si stima che in Italia siano 5 milioni le persone che, per migliorare il proprio aspetto fisico, abbiano fatto ricorso alla chirurgia estetica o plastica nell’ultimo periodo, numero che tiene conto sia degli interventi ufficiali di chirurghi, dentisti, dermatologi e medici, sia del “sommerso”, ossia di quella fetta di trattamenti eseguiti in nero”.
L’80% di queste richieste riguarda trattamenti non invasivi, che possono essere eseguiti in ambulatorio o in studi privati, mentre il restante 20% sono veri e propri interventi chirurgici.
In cima alla lista delle richieste c’è il Botox, un trattamento riempitivo per modificare i tratti somatici di zigomi e labbra, o per arginare i segni del tempo.
Il 70% dei soggetti che ricorrono a trattamenti estetici sono donne, e 4 su 10 non hanno compiuto 30 anni. Codacons rileva una relazione tra l’aumento delle richieste di questi interventi con la pandemia. A parere dell’associazione, l‘effetto Covid ha incrementato le insicurezze degli italiani sotto molti punti di vista, tra cui quello estetico.
Un’altro elemento d’impatto è individuato nel fenomeno dilagante dei selfie, dove il soggetto riproduce costantemente la propria immagine e la pubblica. Questo fa aumentare la preoccupazione per il proprio aspetto fisico.
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Inoltre, secondo Codacons, l’utilizzo costante della mascherina mette in risalto lo sguardo come principale approccio con l’altro. Sono aumentate notevolmente le richieste di trattamenti antirughe intorno agli occhi.