Massimo Bitonci chiede un anno di pace fiscale che dia respiro alle imprese e ai lavoratori autonomi.
In attesa che l’Unione Europea approvi la maggior parte delle novità introdotte dal Decreto Sostegni bis, vari esponenti della politica italiana chiedono ad alta voce un anno bianco e di pace fiscale.
A sostenere fermamente la necessità di istituire un anno bianco e di pace fiscale è Massimo Bitonci, capogruppo Lega in commissione Bilancio della Camera e capo dipartimento per le Attività produttive del partito.
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Per Massimo Bitonci è infatti necessario un anno bianco e di pace fiscale, in quanto i rappresentanti delle associazioni dei commercianti e degli artigiani, in audizione alla Camera dei deputati, hanno confermato la necessità di intervenire sul carico fiscale e tributario pregresso.
Il carico fiscale e tributario pregresso pesa infatti come un macigno sugli operatori economici, anche per le ripetute sospensioni e proroghe dei versamenti dovuti, oltre che per effetto della perdita di incassi causata dalla chiusura forzata stabilita da decreti amministrativi o decreti-legge.
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Per il capogruppo Lega in commissione Bilancio della Camera e capo dipartimento per le Attività produttive del partito serve un patto “con e per” le imprese, che quantifichi quanto dovuto, sospeso e/o non pagato da imprese e Partite Iva a causa della pandemia, “congeli” questa somma e, alla proclamazione della fine dello stato d’emergenza, riprenda la riscossione in maniera graduale – senza sanzioni o interessi -, rateizzata in un tempo congruo e tale da rappresentare per gli operatori una vera e propria boccata d’ossigeno.