La legge 988 sulla certificazione biologica è stata approvata al Senato ma tarda ad approdare in Parlamento
Biologico o biodinamico? Naturale o ancestrale? Sono tutti quesiti definitori che caratterizzano i metodi di agricoltura alternativi a quelli convenzionali. La tentazione di definire e distinguere crea problematiche che vanno a rallentare il fine ultimo, la transizione dall’uso indiscriminato dei pesticidi ad un approccio ambientale sostenibile.
Ma in effetti delle differenze ci sono. L’agricoltura biologica si caratterizza dall’assenza di determinati trattamenti chimici, in favore di interventi “meno invasivi”.
Per quanto riguarda la biodinamica, l’approccio è più complesso. Anche se non esiste una definizione ufficiale, la pratica biodinamica vede le proprie radici in Rudolph Steiner, filosofo tedesco che tra le varie tematiche trattate ha parlato per la prima volta di agricoltura biodinamica. Nella visione steineriana, il terreno coltivabile deve essere concepito come un microcosmo autosufficiente, popolato da flora e fauna necessari allo sviluppo naturale di una fertilità sana.
Nell’agricoltura questi precetti si traducono con interventi chimici assenti, e l’utilizzo di fertilizzanti quali il corno letame, un preparato derivante dal letame dei ruminanti, inserito in un corno di mucca, interrato per 180 giorni e poi sparso sul terreno. L’utilizzo di questo fertilizzante, come anche di tisane per concimare le piante, si avvale di contributi filosofico-politici reazionari, per cui in molti casi è stato facilmente appellato come pratica di stregoneria.
Ma ha senza dubbio una propria valenza. Partendo dal presupposto che non esiste un’agricoltura pienamente “non invasiva”, la filosofia biodinamica si incentra sul rispetto più assoluto della terra e dei cicli lunari. In Europa esiste una sola certificazione biodinamica ufficiale, “Demeter”. Questa assenza legislativa ricade sul consumatore ultimo che vuole scegliere prodotti non trattati chimicamente.
Il disegno di legge 988, che intende promuovere l’agricoltura biologica e biodinamica, è stato approvato in Senato oltre un mese fa, ma ritarda ad arrivare in Parlamento. Le polemiche sul biodinamico, appellato facilmente come pratica esoterica, sono al centro della discussione.
Grazia Mammuccini, presidente della Federbio, ha risposto a questi quesiti in un’intervista rilasciata a Green Planet.
“Si tratta di un’altra infondatezza poiché la legge riguarda le pratiche agronomiche della biodinamica e i preparati biodinamici, descritti come pratiche esoteriche, sono in realtà mezzi tecnici iscritti nell’elenco dei prodotti ammessi per il biologico.”
In molti casi, la ricerca di facili espedienti per screditare delle pratiche green nasconde degli interessi finalizzati al profitto.
“In realtà si tratta di un attacco strumentale per cercare di far saltare tutta la legge sull’agricoltura biologica magari pensando così di continuare a favorire un modello basato sulla chimica di sintesi, con l’utilizzo di prodotti ad alto impatto sull’ambiente e sulla biodiversità.”
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Il comunicato Federbio dell’8 giugno è disponibile qui