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Fisco, si ipotizza scadenza quinquennale per le cartelle esattoriali

Fra le ipotesi in campo fiscale c’è la cancellazione automatica delle cartelle dopo 5 anni. Questo permetterebbe un’accelerazione degli iter di riscossione

(pixabay)

Il Decreto Sostegni varato lo scorso marzo, ha introdotto delle semplificazioni nella cancellazione delle cartelle esattoriali inesigibili.

Si parla da tempo del fantomatico magazzino fiscale dell’Agenzia delle Entrate, con un potenziale di riscossione che si appresta a superare i 1000 miliardi di euro.

Ma per molti è un’illusione. Molte cartelle sono inesigibili, perchè appartengono a soggetti deceduti o in impossibilità di pagare. Per cui è necessario risistemare il magazzino.

Nel frattempo, la ripresa delle attività degli agenti di riscossione inizia a mostrare i suoi effetti. Si registra che nel primo quadrimenstre del 2021 sono stati recuperati 133,816 miliardi di euro, l’8,2% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La ripresa è testimoniata dal balzo dell’IVA, pari a 6,380 miliardi, che corrispondono ad un incremento del 20,7% rispetto al 2020.

La ripresa dell’invio delle cartelle esattoriali, prevista per il 30 giugno dopo oltre un anno di sospensione, si profila in modalità soft, con la possibilità di allungare le rateizzazioni.

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L’ipotesi di cancellazione delle cartelle dopo 5 anni

(pixabay)

Le cartelle esattoriali inevase, che vanno ad arredare il sopracitato magazzino, sono oggetto di ampia discussione. Per avviare una sistemazione programmatica ed un accantonamento delle cartelle inesigibili, si paventa l’ipotesi di avviare una cancellazione automatica dei tributi non notificati dopo 5 anni.

Il provvedimento, a parere dei fautori dell’iniziativa, consentirà un’accelerazione dell’iter burocratico, con la conseguenza di una riscossione più ingente delle cartelle esigibili.

Una fonte citata dal quotidiano Il Messaggero, spiega le ragioni di tale misura: “La revisione dell’attuale meccanismo dell’inesigibilità determinerebbe la possibilità di pianificare meglio l’attività di riscossione e di ottimizzarla in relazione ai mezzi a disposizione. I risultati dell’azione che sono condizionati dal dover svolgere azioni di recupero che troppo spesso assumono carattere solo formale”.

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Nei casi in cui la cifra da riscuotere è molto bassa, ad esempio, i costi della riscossione supererebbero l’incremento delle casse fiscali, per cui è necessario un approccio pragmatico ai meccanismi di riscossione.

Pubblicato da
Giulia Borraccino