E’ possibile sgravare gli interessi di una cartella esattoriale in maniera legale. Essi cadono in prescrizione dopo 5 anni
Le pendenze con il fisco sono un problema particolarmente sentito in questo momento storico di forte crisi economica. I contribuenti che non riescono a pagare le cartelle esattoriali entro le scadenze, possono incorrere in sanzioni ed interessi.
Ma la legge prevede delle prescrizioni differenti sulle cartelle e sugli interessi. Prima di elencare le soluzioni legali per pagare meno i tributi dovuti, è bene specificare le varie voci di cui è composta una cartella esattoriale:
- il capitale. Può essere costituito da imposte (ad esempio Irpef, Imu, ecc.) o da sanzioni amministrative come multe stradali, protesto di assegni, ecc. o penali;
- gli interessi. Essi sono applicati in base percentuale sul capitale;
- le sanzioni. Sono applicate in base percentuale sul capitale solo nel caso di cartelle dovute a imposte. Nel caso delle multe stradali, invece, si applica un tasso di interesse del 10% ogni sei mesi;
- gli oneri di riscossione. La percentuale dovuta all’Esattore per la sua attività.
Per le prescrizioni esistono delle distinzioni. La voce “capitale” della cartella, quando si riferisce a Iva, Irpef, Irap, Ires, Imposta di registro, ipotecaria, di bollo, canone Rai, contributi alle camere di commercio, cade in prescrizione dopo 10 anni.
Le sanzioni amministrative non vanno più pagate dopo 5 anni. Il bollo stradale dopo 3.
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Le prescrizioni sugli interessi
Le prescrizioni su interessi e sanzioni, cadono in prescrizione dopo 5 anni. Quindi, se si tratta di interessi sulle imposte statali, che hanno scadenza 10 anni, dopo il quinto anno non devono essere più pagati.
Ma questo meccanismo non è automatico. Per accedere allo sgravio parziale della cartella è necessario contattare l’Agenzia delle Entrate ed avviare un ricorso in autotutela. Se esso non dovesse avere effetto, si può ricorrere al giudice tributario.
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Nel caso in cui si intenda avviare questo procedimento è consigliabile farsi supportare da un professionista o da un patronato.