Governo e Parlamento a lavoro per garantire una tregua fiscale che prevede lo slittamento del pagamento delle cartelle esattoriali
Le cartelle esattoriali potrebbero essere bloccate fino al primo settembre. Governo e Parlamento stanno infatti lavorando per fare in modo che il blocco dei pignoramenti e l’invio delle cartelle esattoriali possano essere posticipati.
Il tutto per favorire la tregua fiscale della popolazione fino alla fine dell’estate. Unico margine di discussione resta lo scaglionamento del pagamento, previsto per il 2 agosto, delle 16 rate delle persone che hanno già accettato il pagamento.
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Cartelle esattoriali, le ipotesi
Delle proroga delle cartelle esattoriali ne ha parlato non solo il viceministro all’Economia, Laura Castelli, ma se n’è discusso anche al Ministero dello Sviluppo Economico. Nel corso di una serie di vertici al Mise ci si è resi conto che è impossibile intervenire l’aggio domandato dall’Agenzia delle Entrate in concomitanza con la riscossione.
Da sciogliere, poi, sono i nodi dell’evasione fiscale e dell’aggio. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ad un convegno della Cgil, ha sollecitato l’esigenza di una riforma della riscossione ed è intervenuto sul tema dell’evasione fiscale.
Il responsabile dell’Agenzia, nello specifico, ha definito l’evasione fiscale come “Una lotta impari e la stiamo solo scalfendo”. Ecco quindi l’idea di rispolverare uno strumento cassato con l’avvento del governo giallo-verde e temuto da una fetta di cittadini: il redditometro.
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A dire la loro opinione riguardo cartelle esattoriali ed evasione fiscale anche la Lega che chiede un sistema automatico di cancellazione crediti dopo 5 anni.