Mentre dal Governo si attende la nuova riforma pensionistica vediamo tutte le misure per i nati dal 1954 al 1965
Il governo Draghi sta lavorando ad una riforma pensionistica dal momento che Quota 100 andrà in pensione il 31 dicembre 2021.
La nuova riforma pensionistica rientrerà nella nuova legge di Bilancio che sarà presentata ad ottobre e, intanto, fino a fine anno potranno andare in pensione i lavoratori nati dal 1954 al 1965 se posseggono determinati requisiti.
Ovviamente per andare in pensione bisogna guardare ai contributi versati e, per i nati tra il 1954 ed il 1965, ci sono varie modalità per raggiungere la tanto agognata pensione.
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In uscita i nati nel 1954 che hanno alle spalle 67 anni di età e 20 anni di contributi. Per loro ci sono anche deroghe per i quindicenni previste dalla legge Amato e l’assegno sociale.
Per i contributivi puri nati nel 1954, anche se hanno 20 anni di contribuzione, la pensione di vecchiaia si completa solo se l’assegno erogato è pari o superiore ad 1,5 volte l’assegno sociale. In alternativa l’uscita slitta a 71 anni di età.
I nati nel 1955 posso usufruire della pensione di vecchiaia, se svolgono un lavoro gravoso o usurante, a 66 anni e 7 mesi, con almeno 30 anni di contributi versati. Inoltre, per chi è nato dal 1955 al 1959 resta attiva fino a fine anno quota 100.
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I nati nel 1957 possono invece richiedere la pensione anticipata contributiva per la quale occorrono almeno 64 anni di età ed almeno 20 anni di contributi. Per questo tipo di pensione serve anche che il primo contributo versato sia successivo al 31 dicembre 1995 e che la pensione liquidata sia di importo pari a 2,8 volte il trattamento minimo.