Il Senato ha approvato il Dl Fondone che prevede oltre 30 miliardi. Si attende ora il via libero della Camera
Durante la giornata di ieri il Senato ha approvato il Decreto Legge Fondone, il decreto legge n.2207 sul Fondo implementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il provvedimento, che ora passa alla Camera, dovrà essere convertito in legge entro il 6 luglio e comprende misure che riguardano la tutela del patrimonio culturale, investimenti in infrastrutture e mobilità, e poi aree terremotate, carceri, sanità e superbonus.
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Dl Fondone, ecco come saranno ripartiti i 30 miliardi della misura
Il Dl Fondone stanzia in totale 30,6 miliardi di euro che saranno ripartiti tra interventi a favore delle aree terremotate (1.780 milioni); per i servizi digitali (1.750 milioni); al ministero delle Infrastrutture (1.780 milioni); al ministero della Cultura (1.455 milioni); al ministero della Salute (2,3 miliardi) e al ministero dello Sviluppo economico (6.800 milioni).
Ancora misure per 1,2 miliardi sono destinate per i contratti di filiera al ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali, e 500 milioni alle iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale. Fondi anche al ministero dell’Interno per i piani urbani integrati e 4.500 milioni per la misura del Superbonus.
A partire dal 2022 saranno stanziati 70 milioni in tre anni per la nascita di un polo energetico rinnovabile nell’Adriatico per riconvertire le piattaforme di idrocarburi al largo di Ravenna in un distretto marino con impianti eolici offshore e solari galleggianti.
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Per i Comuni con una popolazione tra i 50 mila e i 250mila abitanti e per i capoluoghi di Provincia con meno di 50mila abitanti arrivano 285 milioni in 4 anni per investimenti nell’inclusione sociale e nel risanamento urbano “nel rispetto degli obiettivi di transizione verde e della rigenerazione urbana sostenibile”.
Dal 2022 al 2024 sono anche stanziati 25 milioni di euro per il potenziamento dei nodi ferroviari nel Sud Italia, per valorizzarne i siti turistici, storici ed archeologici. Infine quest’anno sono stanziati 15 milioni per gli allevamenti estensivi e senza gabbie.