Il Codacons ha deciso denunciare il Comune e l’Ama. Secondo l’associazione la città è ormai invivibile, perennemente invasa da topi e sporcizia
Dal centro alla periferia, si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale del Codacons il 21 giugno, è invasione di roditori. A Roma si contano 10 milioni di topi attirati dalla sporcizia che rimane non raccolta in città.
Per questo motivo, Codacons ha presentato formale esposto alla Procura di Roma contro il Comune, cui spetta la derattizzazione, e AMA, che è l’azienda municipale per la gestione dei rifiuti.
Nell’esposto si legge: “Considerata la situazione in cui versa la città di Roma da mesi, ove i rifiuti affollano le vie urbane senza essere rimossi per settimane, è di tutta evidenza che l’Amministrazione Comunale ha omesso di adottare gli opportuni provvedimenti al fine di porre rimedio all’emergenza in atto. Stando così le cose, dunque, sembrerebbe possibile ritenere che nelle condotte omissive dell’amministrazione possano essere ravvisati gli estremi della fattispecie del rifiuto di atti d’ufficio (art. 328 c.p.), avendo i soggetti preposti omesso di compiere atti del loro ufficio”.
Ma non solo, nell’esposto si legge infatti che ci son oanche gli estremi per un’accusa di inquinamento ambientale “nondimeno, il concreto pericolo di diffusione incontrollata di gravi malattie a causa della presenza dei rifiuti abbandonati, nonché di vere e proprie colonie di topi e gabbiani, sembrerebbe configurare altresì l’ipotesi di cui all’art. 438 c.p. rubricato “Epidemia” a mente del quale “Chiunque cagiona un’epidemia mediante la diffusione di germi patogeni è punito con l’ergastolo“”.
La situazione in cui versa la Capitale è in effetti critica e si stima la presenza di ormai 3,5 ratti per ogni abitante della città. I ratti sono pericolosi veicoli di malattie, insieme ai gabbiani che sono diventati a pieno titoli fauna locale a causa proprio dell’ìmmondizia.
Lasciata fuori dai cassonetti strabordanti e spesso non utilizzabili, l’immondizia è un pasto facile per i grandi uccelli marini che preferiscono questo genere di caccia a quella in mare aperto. I roditori, che vivono notoriamente nelle fogne, hanno visto la loro popolazione aumentare a dismisura a causa dei cumuli di immondizia-cibo come i gabbiani.
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Che vi siano o meno davvero gli estremi per i reati di cui è oggetto l’esposto presentato dal Codacons in Procura per i topi di Roma spetterà a chi di dovere stabilirlo, fatto sta che la situazione in città sta diventando ingestibile e il caldo sta rendendo il tutto ancora ameno sopportabile.
Qui il comunicato stampa dal sito Codacons