Kaspersky: “Ecco perché gli hacker sembrano russi”

In una recente intervista, uno degli esperti di sicurezza informatica di Kaspersky Lab ha spiegato il probabile motivo per cui tutti gli hacker sembrano russi.

Kaspersky “ Ecco perché gli hacker sembrano russi”
Pixabay

A quanto pare, esiste un motivo secondo gli esperti Kaspersky per cui tutti gli attacchi hacker sembrano provenire da malviventi russi. In realtà, sarebbe semplicemente un’operazione per coprire le proprie tracce e incolpare altri Stati.

Tutto è cominciato quando Mieke Eoyang, vice assistente del capo del dipartimento della difesa degli Stati Uniti per la politica informatica, ha dichiarato che gli hacker responsabili di alcuni attacchi ransomware negli Stati Uniti avrebbero lasciato tracce che ricondurrebbero alla Russia.

Ma secondo gli esperti Kaspersky si tratta in realtà soltanto di fumo negli occhi.

Kaspersky: Ecco come si può fingere di essere hacker russi

Kaspersky “ Ecco perché gli hacker sembrano russi”
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A spiegare quello che potrebbe essere in realtà il motivo per cui tutti i gruppi di hacker sembrano lasciare impronte digitali che riportano alla Russia è Dmitry Galov, esperto di sicurezza di Kaspersky Lab. In realtà le parole di Galov sono un pensiero che anche il comune cittadino potrebbe formulare: in buona sostanza le famose impronte di cui parla Eoyang potrebbero tranquillamente essere il frutto di una mossa calcolata per far ricadere la colpa proprio su fantomatici hacker al soldo del governo russo.

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Eoyang hai infatti parlato del fatto come nei software utilizzati dagli hacker ci sia una parte di codice che impedisce a questi software dannosi di funzionare se la lingua del sistema operativo è il russo. Il problema, però, è che il russo non si parla soltanto in Russia ma in diversi Paesi che un tempo erano parte dell’URSS. Per stabilire con certezza, o meglio con una buona dose di certezza, l’origine degli attacchi hacker, Galov ha spiegato che occorre tenere conto di diversi fattori: innanzitutto i motivi che potrebbero spingere ad un attacco in un determinato Paese, o a una determinata struttura, il linguaggio del codice utilizzato, le tracce lasciate in rete, i mezzi tecnici utilizzati.

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Questo significa che non ci sono hacker russi? No, significa però che prima di puntare il dito occorre avere delle prove quantomeno più circostanziate. Anche perchè con lo stesso dito si potrebbe far scoppiare la Terza Guerra Mondiale.

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