A breve tutti i possessori di un conto corrente dovranno pagare l’imposta di bollo. Ecco a quanto ammonta e come evitarla
A breve suoi nostri conti correnti, sia bancari che postali, sarà prelevata la tanto odiata imposta di bollo, gabella inserita dieci anni fa dal governo Monti.
Il prelievo da parte del fisco, essendo forzoso, avverrà senza che i titolari dei conti correnti abbiano dato il loro consenso.
Come abbiamo già approfondito in altri articoli, la gabella è di 34,20 euro per le persone fisiche e di 100 euro per quanto riguarda invece le persone giuridiche. In caso di depositi titoli, buoni fruttiferi e polizze, il prelievo sarà più consistente: si parla dello 0,2% del controvalore a fine giugno.
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Il prelievo dell’imposta di bollo riguarderà tutti i conti correnti e la somma potrà essere sottratta o in un’unica soluzione o a rate di quattro soluzioni da 8,55 euro ciascuna. Se invece il conto corrente è intestato ad una persona giuridica, come una società, allora l’importo annuale dell’imposta di bollo è di 100 euro, ed il prelievo trimestrale ammonterà a 25 euro.
Come detto saranno tassati anche i titoli e depositi: in questo caso le banche intervengono con cadenza trimestrale e qui l’imposta è fissata allo 0,2 per cento.
Le uniche eccezioni per evitare il prelievo forzoso è avere meno di 5 mila euro sul conto corrente e avere un Isee inferiore a 7.500 euro. Nel primo caso attenzione: non conta avere due conti separati con meno di 5mila euro dal momento che l’imposta si calcola sulla somma delle giacenze e se queste superano la soglia limite scatterà il prelievo.
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Infine, un altro modo per evitare il prelievo forzoso è quello di essere titolari di un conto corrente base, utile solo per depositarvi la pensione. Anche in caso di conto in negativo non sarà naturalmente sottratta alcuna cifra.