Fermare il cashback per il secondo semestre? Scelta giustissima secondo il Codacons. Ecco quanto dichiarato dall’associazione in una nota ufficiale
Il Codacons non ha dubbi: giusto sospendere il cashback. Lo stop del programma per i pagamenti digitali introdotto dal precedente governo di Giuseppe Conte, secondo il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, è saggio e doveroso. Per un discorso molto semplice: tale misura – evidenzia l’ente – non è mai decollata davvero in Italia.
Cashback, il commento del Codacons
In un comunicato ufficiale in cui l’associazione prende posizione pubblicamente, questa snocciola anche i numeri che evidenzierebbero un flop della misura introdotta lo scorso dicembre: “Oggi – si legge nella nota – solo il 14,8% dei cittadini, circa 8,9 milioni di persone, ha aderito al programma che prevede il rimborso delle spese effettuate con pagamenti elettronici”.
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E ci sarebbe un motivo ben preciso alla base di questi numeri deludenti: “Una procedura troppo macchinosa e problemi tecnici che, specie in occasione dell’extra Cashback di Natale, hanno disincentivato i consumatori. Per non parlare poi dei mancati rimborsi dovuti a transazioni non riconosciute dal sistema, o dell’ostruzionismo di molti esercenti che, ancora oggi, non permettono ai propri clienti di utilizzare il Pos e spingono i cittadini ad utilizzare il contante”.