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Altroconsumo ha svolto un’indagine sugli stabilimenti balneari italiani

Altroconsumo, attraverso un’indagine, ha comparato prezzi, caparre e accesso disabili negli stabilimenti balneari italiani

(pixabay)

Le restrizioni da pandemia hanno reso ancora più attese le vacanze. Come sempre, la meta preferita degli italiani è il mare. Oltrettutto, eccezionalmente, gli italiani per quest’anno hanno deciso di sfruttare prevalentemente i lidi nazionali, piuttosto che convergere all’estero.

Da quanto si apprende, l’estate marittima è iniziata con un’ascesa vertiginosa. Lo dimostrano le prenotazioni già effettuate da tempo. Altroconsumo svolge un’indagine sui lidi italiani, in particolare sugli stabilimenti balneari, con l’obiettivo di confrontare prezzi, modalità di pagamento ed accesso ai disabili, in rapporto agli anni precedenti. L’impostazione metodologica della ricerca è stata portata avanti attraverso interviste telefoniche in forma anonima, simulando le richieste di un qualunque possibile cliente.

L’inchiesta ha raccolto materiale nel periodo dal 20 aprile al 5 maggio, raffrontando i listini degli stabilimenti balneari negli ultimi 3 anni, e prendendo come riferimento la prima settimana di agosto. Ciò che è emerso è che le tariffe degli stabilimenti balneari stanno seguendo il nuovo trend dei consumi, ovvero un innalzamento cospicuo dei prezzi, giustificato dalla ripresa economica.

Il costo degli ombrelloni, come emerge dall’inchiesta, è cresciuto mediamente del 17% nel 2021, con distribuzione geografica disomogenea. In cima alla lista dei rincari ci sono Gallipoli ed Alghero, rispettivamente in crescita del 34 e 32%.

Rimangono quasi invariate le tariffe a Senigallia e Taormina, con un lieve aumento del 1-2%.

Altroconsumo ha anche analizzato la spesa settimanale per il mantenimento di ombrelloni e lettini. La media riportata si attesta intorno ai 182 euro, con dei picchi fino a 287 euro ad Alassio. Un’altra voce dell’indagine riguarda la richiesta di caparra per gli ombrelloni e lettini. Il turista previdente, nel timore di non trovare disponibilità, prima della partenza chiama lo stabilimento scelto per prenotare le attrezzature da mare. Da quest’anno, il 31% degli stabilimenti richiede una caparra pagata in anticipo. Nel caso in cui intervenissero nuove restrizioni anticovid, solo il 77% delle strutture è disponibile a restituire la somma anticipata.

Il terzo punto dell’intervista riguarda l’accesso ai disabili. Il 91% dei lidi si dichiara pronto all’accoglienza, anche se poi, a seguito di ulteriori domande, un 5% degli stabilimenti che si sono resi disponibili non hanno il bagno per disabili. In sostanza, l’indagine di Altroconsumo, oltre che informare sulle condizioni dei lidi italiani, ha anche lo scopo di dare ai consumatori maggiori notizie per poter scegliere ad hoc la metà più adatta alle proprie esigenze.

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A questo link l’articolo di Altroconsumo

Pubblicato da
Giulia Borraccino