Il Garante della privacy ha deciso di raggiungere i ragazzi con un video su YouTube con cui spiega come ci si può difendere dal cyberbullismo
Per aiutare i ragazzi a difendersi dagli attacchi di cyberbullismo, il Garante della privacy ha pubblicato un video in cui spiega cosa è possibile fare in caso si cada vittima dei bulli online. Anche perché, conoscere i propri diritti permette a ragazzi e genitori di sapere come è possibile muoversi ed evitare che il carico emotivo derivante da comportamenti aberranti di altri si trasformi in atti di autolesionismo.
Il video pubblicato sui principali canali social del Garante, quindi su YouTube, ma anche su LinkedIn, Twitter, Instagram e Telegram, è accompagnato da una scheda informativa e dal modulo con cui le vittime possono chiedere di esercitare le tutele previste proprio dalla legge 71 del 2017.
Il video spiega con parole semplici che nel caso in cui si sia vittima di atti di cyberbullismo, per esempio qualcuno pubblichi foto senza consenso, si può chiedere la cancellazione, il blocco, e l’oscuramento dei contenuti a chi ha pubblicato i contenuti imbarazzanti o offensivi. La legge 71 prevede che il gestore del sito internet o il titolare del trattamento dei dati personali deve rispondere a questa richiesta.
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E nel caso in cui non ci sia risposta positiva da parte del gestore, si può chiedere direttamente al Garante che si attiva entro 48 ore dalla segnalazione. Il video è quindi uno strumento con cui raggiungere genitori e ragazzi che possono trovarsi in situazioni di stress emotivo a seguito di comportamenti violenti avvenuti on-line.
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Ricordiamo che anche l’utilizzo delle chat, per esempio quelle di WhatsApp, per ledere la dignità di un altro essere umano si configura come atto di cyberbullismo.
A questo link il comunicato stampa ufficiale