Sea Breaker, il nuovo missile a lungo raggio autonomo di Rafael, si è mostrato a fine giugno e ha lasciato molti a bocca aperta
Si chiama Sea Breaker ed è la nuova punta di diamante di Rafael Advanced Defense Systems ed è pensato sia per obiettivi terrestri sia per obiettivi marittimi.
Le sue funzioni danno il loro meglio nelle situazioni A2/AD, ovvero Anti Access/Area Denial. Sono utilizzabili, cioè, per respingere il nemico che tenti una penetrazione sia via terra sia via acqua sia via aria. Rafael nel parla come di un prodotto di precisione assoluta con 300km di raggio operativo.
Sea Breaker: la nuova frontiera della guerra
Le specifiche di Sea Breaker sono davvero impressionanti. Pensato per le navi da guerra e per lanciatori terrestri, è la quinta generazione di questa tipologia di missili di precisione. Si muove con un sistema autonomo ma viene lasciata manovra all’operatore in caso di necessità. Il missile monta un sistema di ricerca avanzata IIR (immagini in infrarosso) che consentono un attacco a obiettivi fermi o in movimento.
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Nella versione specifica per i sistemi di terra, utilizzabile con i lanciamissili SPYDER, hanno la possibilità di ridurre i danni collaterali e controllare in generale i risultati dell’impatto. Il sistema di guida lo tiene a bassa quota sia se viaggia a pelo d’acqua sia su terra e grazie alla IA e al Deep Learning gli attacchi sono di precisione chirurgica anche se l’obiettivo si sposta quando il missile è ormai in discesa con cambio repentino di direzione.
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La potenza esplosiva della testata è in grado di eliminare un obiettivo in mare delle dimensioni di una fregata.