La fragilità ossea è una patologia che necessita di cure e monitoraggio continui. La pandemia ha penalizzato gli interventi di prevenzione e controllo
Cittadinanzattiva, associazione impegnata nella tutela dei diritti dei consumatori e degli individui, ha acceso i riflettori sulla carenza di cure per i soggetti affetti da fragilità ossea. Questa patologia, inizialmente lieve, può diventare in breve tempo invalidante, se non si garantiscono cure e misure di prevenzione adeguate.
L’anno e mezzo di pandemia ha polarizzato l’attenzione del Sistema Sanitario Nazionale sull’emergenza Covid, tralasciando o trascurando gli altri iter di cure. Molti appuntamenti periodici sono saltati, ed i soggetti affetti da fragilità ossea sono stati costretti a limitare i propri movimenti fisici, con conseguente aggravamento della patologia.
L’associazione lancia l’allarme sulla carenza delle strutture territoriali in un comunicato stampa del 6 luglio. Cittadinanzattiva sta avviando un monitoraggio in 12 regioni italiane, per verificare le buone pratiche di gestione della malattia o le criticità.
Antonio Gaudioso, Presidente di Cittadinanzattiva: “È necessario ora tornare alle cure appropriate perché i pazienti possano ricevere i trattamenti adeguati: dalla identificazione della frattura, alla presa in carico e alla continuità assistenziale, senza dimenticare la prevenzione e la fondamentale terapia farmacologica e riabilitativa, nell’ottica di una gestione e presa in carico multidisciplinare, che segua il paziente in tutte le fasi del percorso di cura”.
L’associazione nel 2019 ha avviato un Percorso Diagnostico terapeutico ed assistenziale per i pazienti. Le indagini regionali sono mirate ad evidenziare:
Interviene sul tema la senatrice Maria Rizzotti, che presiede l’intergruppo parlamentare sulle fratture da fragilità: “Nel definire il nuovo modello di sanità territoriale, al Senato ho presentato una mozione che impegna il governo, anche attraverso il PNRR, a considerare le necessità di questi pazienti, attraverso l’implementazione di nuovi modelli di presa in carico sulla base del “Fracture Laison Services”.
Ci si augura che questo tipo di attenzione venga rivolto anche agli altri tipi di patologie, le cui terapie periodiche sono state interrotte forzatamente dalla pandemia.
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A questo link il comunicato di Cittadinanzattiva