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Compra un Google Pixel e si trova un telefonino dell’FBI

Non si conosce l’identità degli acquirenti ma pare che più di qualcuno abbia comprato online un Google Pixel e si sia ritrovato in mano un cellulare crackato dall’FBI

Pixabay

Pensavano fossero solo cellulari a buon mercato e invece si trattava di dispositivi messi in circolazione dall’FBI per tracciare i criminali.

Questa è la strana storia di diversi consumatori nel mondo che hanno postato foto e video dei loro Google Pixel nei quali hanno scoperto, per caso, un software di tracciamento dell’intelligence americana.

I device sono finiti in vendita come normali cellulari dopo che i criminali hanno deciso di sbarazzarsene scoperto il trucchetto.

Google Pixel, il cellulare dell’FBI

Youtube

Tutto è cominciato con un arresto di massa in Europa che ha portato 800 criminali dietro le sbarre in diversi Paesi. A permettere l’arresto era stato, anche, il lavoro svolto dall’FBI attraverso una società che ha sviluppato e introdotto in una serie di cellulari un software, ANOM, che permetteva di tenere sotto controllo le comunicazioni dei criminali.

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Scopo dell’operazione era quello di contrastare le grandi organizzazioni crminali. Ma molti membri, scoperta la presenza del software di ascolto sul proprio device, hanno deciso di liberarsene non lanciandoli in un fiume ma rivendendoli a ignari utenti su siti di compravendita.

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Ed è qui che entra il nostro ignaro possessore di Google Pixel 4, l’ultimo di una serie di malcapitati che ora si ritrova in mano un cellulare zoppo. I device crackati dall’FBI, infatti, funzionano solo in minima parte e non sembra, al momento, possibile, rimuovere il software che impedisce di avere, per esempio, il Google Play Store.

Una storia limite ma che può forse insegnarci a diffidare delle offerte stracciate da parte di privati cittadini, soprattutto riguardo prodotti di tecnologia.

Pubblicato da
Valeria Poropat