La Commissione Antimafia ha approvato la desecretazione di oltre 4 mila documenti segreti

Un risultato storico che, secondo Salafia, permetterà di conoscere e contrastare ancora meglio il fenomeno della criminalità organizzata

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“La più grande opera di desecretazione mai attuata prima”

Con queste parole Angelo Salafia, presidente del Comitato sul regime degli atti in Antimafia, ha commentato l’approvazione avvenuta nella seduta della Commissione Antimafia che si è svolta nella giornata di ieri, riguardante l’accesso ad alcuni atti rimasti fino ad adesso coperti dal segreto di stato.

Oltre 4 mila pagine di documenti che non erano accessibili ai cittadini, e che raccontano le audizioni e i lavori svolti dalla Commissione in un periodo di tempo compreso tra il 1996 e il 2010. Convegni, report, analisi sul contrasto alle organizzazioni criminali che adesso potranno finalmente essere consultati liberamente. L’approvazione di questo atto, secondo Salafia, apre le porte a una più vasta comprensione del fenomeno mafioso, con i cittadini che potranno adesso visionare “un complesso documentale amplissimo che consentirà alla cittadinanza e agli studiosi e agli storici di poter completare il quadro di quanto accadeva in quel quinquennio sul versante del contrasto alla criminalità organizzata e allo studio delle sue evoluzioni”. Salafia ha poi spiegato che, se ci troviamo di fronte a quella che lui considera una desecretazione così fondamentale nella lotta alle mafie, è in particolar modo perchè verranno resi pubblici tre gruppi di atti giudiziari di grande interesse nazionale. Il riferimento è alle audizioni inerenti le testimonianze dei familiari delle vittime sequestrate dalla mafia in quegli anni, i resoconti redatti dal Comitato di lavoro per i sequestri di persona e alcune audizioni svolte tra Nuoro e Firenze.

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Un lavoro imponente e fondamentale “svolto grazie ai militari della Guardia di Finanza del nucleo speciale commissioni parlamentari d’inchiesta, addetti alla tenuta dell’archivio, dai magistrati della commissione Antimafia, dagli ufficiali di collegamento, dal consigliere di commissione. Uno impegno profuso per dare a tutti la conoscenza necessaria del complesso mondo del contrasto alle mafie”

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