Ogni estate migliaia di animali vengono lasciati sulle strade o nei cassonetti, abbandonati a loro stessi da chi aveva promesso di amarli.
Andare in vacanza a tutti i costi è un bene irrinunciabile. Anche se a discapito dell’animale domestico, che in precedenza era un divertente contributo al benessere familiare, per poi diventare un fastidio di cui disfarsi. Sembra uno scenario eccessivo, ma purtroppo è reale, ed ogni anno le statistiche mostrano l’incremento dell’abbandono degli animali domestici nelle strade o nelle discariche. Nonostante la pratiche sia penalizzata dalla legge con un anno di reclusione e la multa fino a 10.000 euro.
Codacons, in un comunicato del 13 luglio, annuncia l’avvio della campagna di sensibilizzazione “Questa estate non abbandonarlo”. Quindi, non soltanto le associazioni animaliste si occupano della prevenzione al fenomeno, ma anche le organizzazioni a tutela dei consumatori sentono come pressante il tema dell’abbandono dell’animale domestico. Questo a testimoniare che il fenomeno è grave.
“Con questa campagna nazionale per la difesa degli animali vogliamo anche ricordare che l’abbandono di cani o altri animali è un vero e proprio reato – spiega Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons – L’abbandono dei cani e animali, non solo presso le autostrade, è un fenomeno purtroppo ancora molto diffuso in Italia, e spesso i responsabili riescono a farla franca pur mettendo in pericolo la vita degli altri utenti e quella degli stessi animali che abbandonano al loro destino”.
Codacons invita a segnalare tramite sportelli locali o indirizzo mail dell’associazione (info@codacons.it) i responsabili dell’illecito, tramite foto o video. La sensibilizzazione passa attraverso la possibilità di identificare l’autore del reato. Evidentemente in passato sono state poco efficaci le campagne di prevenzione al fenomeno, per cui è necessario incrementare i sistemi punitivi.
A chiunque intenda disfarsi del proprio animale domestico che potrebbe compromettere le agognate vacanze, si ricorda che l’incremento delle tecnologie ad uso personale facilitano l’identificazione del colpevole, e la conseguente punibilità dell’atto. Farla franca non è più così semplice.
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A questo link il comunicato Codacons