Attenzione se siete clienti di questo istituto di credito: da questo luglio spunteranno non pochi grattacapi per molte persone. Ecco perché e cosa sta succedendo
Più moneta digitale, meno contanti. E’ verso questa direzione che va il futuro, quindi col cashless che avanza spedito e con i liquidi che dovrebbero invece man mano uscire sempre più di scena. Ed è anche per questo che in Italia già parecchi bancomat sono stati chiusi e tanti altri ancora verranno depennati sulle varie mappe delle città italiane.
Bancomat, il gruppo ING chiude le casse
Oltre a una questione di nuova direzione per quanto riguarda i pagamenti, sono anche i costi a gravare sulle casse dei vari istituti di credito. Motivo per cui molte hanno già deciso di agire diversamente: una scelta spiacevole e che porterà nell’immediato a perdere parecchi clienti probabilmente, ma ritenuta comunque necessaria per far fronte al bilancio e alle varie difficoltà acuite dal Covid-19.
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Un esempio pratico, per chi ancora non lo sapesse, è il gruppo olandese ING. Basta considerare che di sportelli ce n’erano 62 in Italia, mentre dal 1 luglio sono stati tutti completamente accantonati. Chi si appoggia a tale filiale o effettuerà quasi sempre pagamenti con carta, oppure dovrà appoggiarsi ad altri Atm. I costi dipenderanno dal contratto in essere, mentre sarà possibile inviare assegni solo e unicamente attraverso casella postale.