Il buonumore paga. Gli studi psicologici sostengono che una visione positiva della vita aiuti a districarsi meglio nel mondo attuale
Saper scegliere è una prerogativa dell’età adulta. O almeno dovrebbe. Uno studio pubblicato sul Journal of Consumer Research mette in risalto il legame tra capacità di discernimento e atteggiamento positivo. Il sito psicolnline riporta i risultati della ricerca.
E’ stato preso in esame un gruppo campione di persone, al quale gli studiosi hanno tentato di pilotare l’umore mostrando immagini gradevoli o sgradevoli. Per fare un esempio, sono state visionate foto di cuccioli, evocative di tenerezza ed apprezzamento, oppure immagini di piedi malati, che rimandano ad una sensazione di ribrezzo.
Allo stesso tempo, gli studiosi hanno chiesto ai soggetti di ricordare episodi piacevoli o spiacevoli, a seconda del risultato che si intendeva conseguire. Dopo aver instaurato l’emozione ricercata, i ricercatori hanno mostrato immagini comuni, presumibilmente con una connotazione neutra, chiedendo ai soggetti di associare attrazione o repulsione alla visione.
E’ risultato che chi è stato manovrato positivamente, ha risposto in maniera più rapida e coerente rispetto alle proprie scelte. Al contrario, i soggetti a cui è stata introdotta un’emozione negativa sono risultati più dubbiosi, con maggiori indugi e incoerenze nelle proprie scelte.
A parere degli studiosi questo esperimento dimostra che un atteggiamento positivo verso la vita aiuta a formulare decisioni più sane e durature.
A parere di chi scrive, il presupposto dello studio può essere realistico, ma la metodologia utilizzata poco efficace. Manipolare temporaneamente un’emozione e trarre risultati senza prendere in esame la complessità psicologica di un soggetto, ha poco a che fare con un metodo scientifico. E’ chiaro che chi guarda il mondo con tutta la gamma di colori ha più facilità a vivere il contemporaneo, ma allo stesso tempo non è dato sapere quando l’apparente positività sfocia in superficialità.
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