Le isole minori italiane devono diventare più sostenibili, il nuovo report di Legambiente

Un report Legambiente-CNR analizza la sostenibilità delle 27 isole minori italiane. Devono essere introdotte migliorie al riciclo ed al sistema di alimentazione elettrica

isola capri
(pixabay)

L’isola è per antonomasia luogo di pace e di tranquillità. Chi nelle proprie vacanze progetta di ritirarsi dal caos metropolitano, facilmente sceglie le piccole isole come meta di ristoro. Ma questa moda, che negli ultimi anni ha preso piede anche grazie all’incremento del turismo di massa, carica le piccole isole di eccessiva presenza antropica, superiore alla sostenibilità geografica.

Legambiente, in collaborazione con il CNR, stila un report dal titolo “Rapporto Isole Sostenibili 2021”, incentrato sulle isole minori. La notizia si apprende da un comunicato dell’associazione datato 19 luglio 2021. Le criticità emerse nelle 27 isole prese in esame riguardano principalmente lo spurgo delle acque reflue, la gestione del traffico automobilistico e l’arretratezza del sistema di corrente elettrica.

Oltre i due terzi delle isole non sono ancora connesse alla rete elettrica nazionale, contando per l’illuminazione su approvvigionamenti autonomi a base di petrolio. Nonostante la maggior parte delle isole goda di luce e ventosità, l’utilizzo di fonti rinnovabili è tra i più bassi d’Europa.

Il rifornimento di acqua potabile è un altro problema. Le isole spesso ne sono sfornite, e l’acqua arriva periodicamente in delle cisterne attraverso il trasporto marittimo. Ma nella stagione estiva, quando la domanda cresce copiosamente, la situazione può diventare critica. Sul fronte depurazione, il 40% delle isole prese in esame non possiede un sistema di trattamento delle acque reflue.

Buone notizie per la raccolta differenziata. Nel 2020 la capacità di riciclo dei rifiuti è aumentata, specie in isole come Capri, Isola d’Elba, Maddalena, Pantelleria, Procida e Sant’Antioco.

Ma il lavoro è tanto da fare. Le isole rimangono dei luoghi a se stanti, e la gestione delle materie sotto il controllo regionale in molti casi è delegata al locale, che stenta a prendere decisioni in senso sostenibile, per mancanza di fondi o possibilità tecniche. Introdurre sistemi innovativi nelle isole richiede maggiori sforzi e maggior impiego di risorse.

Francesco Petracchini, Direttore dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR: “Siamo a lavoro per supportare le amministrazioni delle piccole isole nel percorso verso la transizione ecologica ed energetica e sono in fase di avvio una serie di progetti che si concentreranno soprattutto sull’efficientamento degli edifici, dell’illuminazione pubblica e della rete idrica, sulla mobilità sostenibile, con un occhio attento alla tutela del paesaggio”.

E’ importante ricordare che l’integrità ambientale di un luogo è la condizione essenziale del suo fascino, ed in quanto tale non va compromessa per il consumo vacanziero, ma vissuta nel pieno rispetto delle sue peculiarità e dei suoi abitanti.

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A questo link il comunicato Legambiente

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