37 associazioni civili hanno deciso di riunirsi per promuovere un’iniziativa politica che tuteli gli anziani non autosufficienti
In Italia gli anziani che necessitano assistenza pubblica per condurre uno stile di vita dignitoso sono oltre 3 milioni. Questi numeri sono considerati rilevanti a dispetto di chi ritiene che la “società anziana” si goda la vita senza l’onere del lavoro. Anche la pandemia ha aggiunto un tassello. Il Covid ha falciato demograficamente la presenza degli over 65. Gli anziani, nonostante le accresciute aspettative di vita, possono essere considerati tutt’oggi una fascia anagrafica fragile, bisognosa di assistenza.
Negli ultimi mesi il governo ha inserito nel PNRR il supporto agli anziani non autosufficienti. Dall’impegno di 37 associazioni della società civile è nato il “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, che ha come obiettivo spingere il Parlamento a creare una riforma organica sul tema. Le richieste della neo-associazione sono riportate in un comunicato del 20 luglio di Cittadinanzattiva.
Sinteticamente, le istanze del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” sono:
- integrazione degli interventi socio-sanitari;
- valutazione delle specifiche ed eterogenee condizioni degli anziani e delle loro famiglie, per stabilire gli interventi idonei;
- incrementare i finanziamenti pubblici in particolare per i servizi domiciliari e residenziali e puntando sulla innovazione;
- connettere interventi transitori e riforma. Avviare il cantiere della riforma, elaborando congiuntamente il testo generale e gli interventi transitori;
- superare la frammentazione. Promuovere un approccio unitario, a partire dall’elaborazione congiunta della riforma tra i Ministeri della Salute e del Welfare.
La popolazione anziana, secondo l’Istat, ad oggi rappresenta il 5% del totale, e non farà altro che aumentare. Si prevede il raddoppio entro il 2030. Per cui non si tratta di promuovere politiche sociali volte ad una porzione ristretta della società. L’anzianità è una questione, che volente o nolente, riguarda tutti in prima persona. Tutelare il diritto all’assistenza degli anziani non autosufficienti significa anche garantire a se stessi un futuro più protetto e dignitoso.
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A questo link il comunicato di Cittadinanzattiva