Pubblicata come ogni anno la classifica aggiornata sulla qualità della didattica negli atenei
La determinazione della qualità degli atenei negli anni ha modificato i suoi parametri di valutazione. In passato l’eccellenza veniva assegnata in base alla presenza di docenti di alto prestigio scientifico. Da almeno un ventennio, in linea con i sistemi di autovalutazione delle pubbliche amministrazioni, altri fattori sono stati presi in carico per decretare la classifica delle università.
Censis, come tutti gli anni, ha stilato la graduatoria degli atenei più meritevoli nell’anno accademico 2020-2021, includendo sia università pubbliche che private. Le variabili prese in considerazione per assegnare i punteggi ai singoli atenei sono molte. Strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, livello di internazionalizzazione, comunicazione e servizi digitali, occupabilità. Le classifiche sono raggruppate per le dimensioni delle strutture. Tra i mega atenei emerge l’Università di Bologna, che si aggiudica il primo posto. A seguire, ma con poco distacco, l’Università di Padova. Terzo e quarto posto “La Sapienza – Università di Roma” e Firenze, che si sono scambiati le postazioni rispetto all’anno precedente. I grandi atenei sono capeggiati dall’università di Perugia, che mantiene stabile la sua posizione. In ascesa gli atenei del sud Italia, che scalano la classifica con le università di Salerno e Calabria. Al quinto posto la “Ca’ Foscari” di Venezia, che da quest’anno passa da media a grande università.
Le graduatorie possono essere visionate nel dettaglio sul sito del Censis. La classifica delle università non è un conferimento meramente formale, ma un sistema di orientamento utile agli studenti che intendono iscriversi all’università.
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A questo link il comunicato Censis