Canone Rai, svolta vicina: si va verso una decisione clamorosa con l’addebito in bolletta che potrebbe essere accantonato. I dettagli
Non era stata presa benissimo da parte dei consumatori la decisione di qualche anno fa in merito all’addebito del canone Rai in bolletta. Erano state tante le polemiche contro una decisione che non ha mai messo d’accordo, ma adesso sembra arrivata una svolta. Si parla infatti di “onere improprio” e si fa riferimento proprio alla tariffa che da tempo le famiglie italiane sono costrette a pagare nella bolletta elettrica.
Il governo nelle prossime ore discuterà nel prossimo Consiglio dei Ministri la questione che appare al centro dell’attenzione. In merito al rispetto del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ed ai rapporti con L’Unione Europea, l’Italia cerca di allinearsi alle direttive comunitarie, analizzando la situazione sul canone.
Tra i nodi da sciogliere ci sarebbe anche questo legato alle fatture sull’elettricità e l’inserimento dell’imposta sulla televisione. Che a quanto pare non dovrebbe più essere inserita in bolletta. Nelle prossime ore se ne saprà di più. Intanto si discute ancora una volta su questa vicenda.
Come anticipato sopra il canone Rai presente in bolletta dell’elettricità sarebbe un “onere improprio”. Quindi a breve si potrebbe arrivare alla cancellazione dell’incorporamento ed un ritorno al passato. Ricordiamo che nel 2015 la novità fu adottata dal governo Renzi in occasione della legge di Stabilità.
La novità comportò un aumento dei costi in bolletta che mal furono digeriti dai contribuenti. Nello specifico si parla di un costo di 9 euro al mese per 10 mesi dell’anno, che comporta un pagamento complessivo di 90 euro. Adesso potrebbe essere l’esecutivo Draghi a cancellare questa norma e a prendere nuove iniziative per il pagamento sulla tassa della televisione.
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Al vaglio del governo anche altri oneri impropri che potrebbero trovare presto la cancellazione. Ci sono alcune voci in bolletta infatti come la messa in sicurezza del nucleare che ad oggi non trovano spiegazioni plausibili. Non si conoscono nello specifico i tempi per le cancellazioni, si sa al momento che non si andrà oltre la fine del 2021.