Altroconsumo ha raccolto le istanze dei consumatori e contribuito in modo decisivo alla decisione del Garante
La compagnia assicurativa Intesa Sanpaolo RBM Salute S.p.A. e l’azienda incaricata al pagamento dei premi Previmedical – Servizi per Sanità Integrativa S.p.A. sono state sanzionate dall’Antitust rispettivamente per la somma di 5 milioni ed 1 milione di euro. Al centro della provvedimento sono presenti le pratiche commerciali scorrette delle due aziende. Altroconsumo ha contribuito in maniera incisiva alla decisione del Garante del Commercio e del Mercato. L’accusa è di aver reso oneroso l’accesso alle polizze assicurative ad alla riscossione dei premi, ed allo stesso di tempo non aver rispettato gli oneri contrattuali.
I fatti accertati contro le due società sono stati:
- molteplici ritardi nell’erogazione delle prestazioni;
- ritiri di autorizzazioni già rilasciate;
- richieste respinte con motivazioni infondate;
- difficoltà a ricevere assistenza per i clienti;
- prassi liquidative arbitrarie;
- applicazione di diverse regole per ogni risarcimento a parità di prestazione.
Altroconsumo ha apportato un contributo fondamentale alla vicenda, accogliendo oltre 1.000 reclami tra gennaio 2018 ed ottobre 2020. In seguito l’associazione ha segnalato all’autorità l’illecito, e da lì sono partite le indagini che hanno portato alla sanzione. L’associazione in difesa dei diritti dei consumatori si dichiara soddisfatta del lavoro svolto: “Ringraziamo AGCM per la chiara decisione assunta e per aver dato ascolto alla voce dei consumatori che, come Altroconsumo, avevamo raccolto e portato all’attenzione dell’Autorità”.
Sono sempre più numerose le segnalazioni di violazioni contrattuali da parte di società che offrono servizi, ed i consumatori hanno trovato nelle associazioni una buona arma di difesa contro le scorrettezze aziendali.
Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne Altroconsumo conclude: “Queste testimonianze raccontano delle situazioni surreali che hanno dovuto patire migliaia di persone, tra scarsa qualità dell’assistenza, difficoltà a relazionarsi, spesso motivazioni pretestuose e tentativi di scoraggiamento se non di prevaricazione denunciati da molti ad opera della società, anche in situazioni sanitarie e personali gravi. Scene da film drammatico, più che da moderno servizio integrativo”.
Leggi anche: Pratiche sleali nell’agroalimentare, l’Ue avvia una procedura d’infrazione contro l’Italia
Leggi anche: U.Di.Con., le associazioni chiedono maggiore supporto e contrasto alle frodi informatiche
A questo link l’articolo di Altroconsumo