Le spese sanitarie dei pazienti devono essere comunicate all’AdE da parte degli operatori sanitari. Il governo ha inserito una proroga
Il nuovo sistema fiscale di dichiarazione dei redditi è stato progettato con l’intento di semplificare l’iter burocratico degli adempimenti tributari. Il contribuente, o il professionista, ormai può sbrigare quasi tutte le operazioni tramite internet, accedendo al portale dell’Agenzia delle Entrate con identità digitale o credenziali.
In virtù dei principi di trasparenza e semplificazione della pubblica amministrazione, è possibile visionare sull’area personale del portale dell’Agenzia, la dichiarazione precompilata. E’ un modello in cui viene presentata la dichiarazione dei redditi in base ai dati noti al fisco.
Tra questi vi rientrano le spese sanitarie. Da quest’anno saranno detraibili solo le spese pagate in modalità elettronica, tranne per l’acquisto di medicinali e per prestazioni in centri accreditati.
Per poter avere la precompilata, gli operatori devono comunicare al fisco i pazienti che hanno sostenuto spese sanitarie. Il termine di scadenza per inviare questi dati in precedenza era il 31 luglio. A causa di difficoltà riscontrate dagli operatori con il Sistema Tessera Sanitaria, il termine è stato prorogato al 30 settembre. Lo slittamento non inficerà con la precompilata 2022.
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Spese sanitarie, chi è tenuto ad inviarle
Gli operatori sanitari obbligati ad inviare le spese in merito alle prestazioni sanitarie dei contribuenti sono:
- farmacie;
- strutture specialistiche pubbliche e private accreditate;
- iscritti all’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri;
- strutture autorizzate ai sensi dell’articolo 8-ter Dlgs 502/1992;
- strutture autorizzate alla vendita al dettaglio dei medicinali veterinari;
- parafarmacie;
- ottici;
- iscritti agli albi professionali degli psicologi;
- infermieri;
- ostetrici;
- medici veterinari;
- tecnici sanitari di radiologia medica;
- strutture della sanità militare;
- farmacia assistenziale dei mutilati e invalidi di guerra e del lavoro (ANMIG);
- iscritti all’albo dei biologi;
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- iscritti ai nuovi Albi delle professioni sanitarie