Cloro nel carburante, distributore e società condannate: vince il processo sostenuto da Confconsumatori

Si era rivolto all’associazione di tutela del consumatore dopo essersi accorto che durante un rifornimento la sua auto era stata danneggiata

Esulta Confconsumatori per la vittoria di una sentenza contro una società che aveva venduto a un privato cittadino del gasolio che conteneva del cloro al suo interno.

Era accaduto infatti che nel 2018 un uomo si era fermato, mentre tornava a casa da lavoro, a fare rifornimento in una stazione di servizio in provincia di Bologna, a San Giovanni Persiceto. Subito dopo aver fatto il pieno è tornato a casa senza problemi, non avendo più bisogno di utilizzare l’auto per il resto della settimana. Il lunedì però, nel momento in cui l’ha ripresa per recarsi al lavoro come sempre, nota che d’improvviso è l’auto stessa a segnalarli un’anomalia sorta nell’alimentazione del carburante. Decide così di recarsi nell’officina più vicina e durante il tragitto si accorge che dal tubo di scarico della vettura era iniziato ad uscire del fumo bianco. Arrivato in officina, inizia una lunga serie di controlli per capire cosa fosse successo, senza dimenticare gli ingenti costi che in seguito dovuto sostenere per ripristinare il normale funzionamento dell’automobile.

Ben presto il consumatore capisce che molto probabilmente l’anomalia è stata causata dal gasolio dell’impianto in cui aveva fatto rifornimento l’ultima volta, e a quel punto decide di rivolgersi a Confconsumatori Bologna. Inizia così una causa legale che si è conclusa soltanto in questi giorni, con il giudice di pace di Bologna che ha stabilito le colpe del distributore e della società di gestione degli impianti. Dalle verifiche fatte infatti, è emerso come all’interno del carburante vi fosse una presenza ingiustificata di cloro, che va contro la normativa del settore sui requisiti che deve avere il gasolio per essere commercializzato. Una vittoria molto importante, come ha dichiarato ai microfoni di Confconsumatori il legale del cittadini Roberta Li Calzi: “Questa vittoria darà speranze ad altri consumatori che ci hanno segnalato situazioni simili a quella vissuta dal nostro associato ora risarcito come ha ricordato il Giudice sono purtroppo numerosi i casi di carburante cosiddetto “sporco” ed è giusto che i benzinai sappiano che certi comportamenti scorretti sono puniti”

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A questo link, il comunicato ufficiale di Confconsumatori

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