Potrebbe essere stato il coronavirus a scatenare la terribile pandemia che ha colpito la terra circa venticinquemila anni fa. Questa quantomeno è l’ipotesi suggerita da alcuni ricercatori in uno studio pubblicato di recente su Current Biology
Che il continente asiatico sia stato il grande protagonista delle epidemie degli ultimi trent’anni non è certo un segreto e d’altronde, anche questa drammatica pandemia che stiamo affrontando ha avuto origine in Cina. Adesso, una scoperta fatta da un gruppo di ricercatori e pubblicata su Current Biology, potrebbe lasciare senza parole l’opinione pubblica mondiale. Gli studiosi infatti hanno trovato alcune prove che sembrano dimostrare come il coronavirus possa essere sulla terra e nel codice genetico di queste popolazioni da oltre 25 mila anni. I ricercatori hanno infatti spiegato di aver trovato prove di adattamento genetico che sembrano lasciare pochi dubbi in proposito. Una scoperta resa possibile grazie al grande avanzamento tecnologico degli ultimi anni: i nuovi strumenti statistici a disposizione degli scienziati permettono di poter ritrovare tracce genetiche anche a distanza di migliaia di anni. E 25 mila anni per l’appunto si è verificata una terribile pandemia che proseguì per anni, con un modo forse simile a quanto sta accadendo adesso.
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Intanto, arrivano i primi dati sul numero di passaporti vaccinali scaricati da quando il governo ha deciso di rendere il green pass obbligatorio per alcuni luoghi e attività.
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I primi risultati forniti dal Ministero parlano di 20 milioni di italiani che hanno già scaricato il documento. Numeri che sembrano testimoniare la vittoria del governo: il primo obiettivo è infatti sempre stato quello di incentivare le persone a vaccinarsi.