Reddito di cittadinanza, ecco come cambierà: novità in arrivo

Novità in arrivo per i beneficiari del reddito di cittadinanza, con nuovi obblighi che renderanno il sussidio diverso rispetto al passato

Reddito Napoli
Banconote (Pixabay)

Le novità sul reddito di cittadinanza erano attese ormai da mesi, ma adesso pare che si sia arrivati ad una vera svolta. E non solo politica. Infatti in queste ore si è acceso un ampio dibattito tra i partiti ma anche all’interno del governo, con la volontà del presidente del Consiglio Mario Draghi di accogliere quegli accorgimenti alla misura di sostegno da tempo annunciata. Due le linee guida che dovrebbero condurre ai ritocchi annunciati.

Che a differenza di quanto vorrebbero i Cinquestelle, potrebbero apparire anche sostanziali. Si parte dal concetto base che bisognerà distinguere i percettori del reddito tra cittadini ritenuti occupabili e quelli che non possono esserlo. Tra questi ci sarebbero anche coloro che dovrebbero seguire adeguati corsi di formazione in assenza di titoli di studio adeguati per lo svolgimento delle mansioni che si andrebbero a coprire.

Forte il pressing di alcuni partiti che vorrebbero che queste novità al più presto. Su tutte le Lega, ma a dire il vero anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha sempre parlato di misura migliorabile in qualche modo. Facendo intendere probabilmente che la strada tracciata potrebbe finalmente essere quella giusta.

Reddito di Cittadinanza, come cambierebbe la misura

Reddito di Cittadinanza
Pixabay

Aperto il dibattito su quelle che potrebbero essere le misure correttive per il Reddito di Cittadinanza. Che in tempo di pandemia ha raggiunto 1,2 milioni di famiglie. Pensato come misura per combattere la povertà, ad oggi non ha raggiunto al cento per cento lo scopo iniziale. Anche per questo motivo si cercano dei correttivi giusti che il governo sta tentando di apporre al provvedimento di sostegno.

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha pensato a corsi di formazione per tutti i percettori del reddito, al fine di arrivare all’ottenimento di una qualifica professionale adeguata alla mansione che si andrebbe poi a ricoprire. Ma c’è da sbrigarsi, anche perché considerando i dati Inapp la povertà nel nostro paese sembra invece essere aumentata.

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Si va verso la modifica, dunque, del provvedimento. E non verso l’abolizione, al contrario di quanto vorrebbe Matteo Renzi che in queste ore ha proposto un referendum per abrogare il RdC. Si continua a discutere, anche sui requisiti di accesso al sussidio.

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