Evasione fiscale, in arrivo sanzioni per chi rifiuta il Pos

Il Governo è al lavoro per sconfiggere l’evasione fiscale, nemico numero uno del Fisco. Previste sanzioni per gli esercenti che rifiutano il Pos

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Come ben sappiamo il nemico numero uno del Fisco è l’evasione fiscale. Il Governo, nella road map delle riforme legate al recovery Plan, ha stabilito che la “propensione all’evasione” di tutte le imposte nel 2024 “deve essere inferiore” del 15% rispetto al 2019.

Per questo motivo si prevedono “incentivi mirati ai consumatori” e una spinta al digitale per portare a 2,3 mln le dichiarazioni Iva precompilate entro giugno 2023 e a un +40% le “lettere di conformità” entro il 2024 (+30% di gettito).

Di contro sono previste delle sanzioni amministrative contro tutti gli esercenti che rifiutano i pagamenti con il Pos. Ma vediamo il tutto più nel dettaglio.

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Fisco, il piano del Governo contro l’evasione

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Il Governo Italiano prevede che entro il 31 marzo 2026 sia completato il federalismo fiscale, mentre entro il marzo 2023 è prevista l’entrata in vigore delle nuove norme per ridurre i tempi dei pagamenti delle Pa agli operatori economici.

La road map del Governo, per quanto riguarda la “riforma dell’amministrazione fiscale”, prevede interventi in vari passaggi che porteranno a raggiungere, entro dicembre 2025, la riduzione della propensione all’evasione del 5% sul 2023 rispetto al 2019 ed entro giugno 2026 una riduzione del 25% nel 2024 rispetto al 2019.

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Entro giugno 2022 dovrebbero poi arrivare norme per “incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali (tax compliance) e migliorare gli audit e i controlli”. In parole povere si prevede di potenziare l’organico dell’Agenzia delle entrate con 4113 persone in più entro giugno 2024.

Le nuove assunzioni serviranno per far attuare nuove misure tra cui la creazione della banca dati e dell’infrastruttura informatica dedicata per il rilascio della dichiarazione precompilata Iva; il miglioramento della qualità della banca dati per le comunicazioni per l’adempimento spontaneo e la riforma dell’attuale legislazione per garantire sanzioni amministrative effettive contro gli esercenti privati che rifiutino il pagamento elettronico.

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