L’uomo era stato arrestato nel 2017 nel corso di un’operazione della Dia e adesso il tribunale ha disposto il sequestro dei suoi beni personali
Il Tribunale di Caltanissetta ha emesso, su richiesta della Direzione Investigativa Antimafia, un provvedimento di confisca dei beni nei confronti di un imprenditore su cui gravano accuse gravissime da parte degli inquirenti. L’uomo è infatti accusato di essere al servizio del clan mafioso Rinzivillo. L’imprenditore era stato arrestato nel 2017 nel corso di un’operazione chiamata “Extrafines-Druso” con il capo di imputazione di estorsione aggravata dall’utilizzo di metodi mafiosi. Il sequestro nasce dagli accertamenti portati avanti dalla Dia in questi anni, che hanno rilevato un anomalo e inspiegabile aumento della ricchezza personale dell’imprenditore, ritenuta sproporzionata e ingiustificabile rispetto al reddito dichiarato. E infatti, la confisca autorizzata dal tribunali di caltanissetta riguarda circa trenta immobili dislocati principalmente in tre regioni: Sicilia, Molise e Basilicata. Oltre a questi, vi sono due imprese individuali e anche tre impianti dedicati alla produzione di energia rinnovabile. I magistrati hanno poi disposto nei confronti dell’imprenditore anche una misura preventiva di sorveglianza speciale: per due anni, l’uomo avrà l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza. In tutto, le forze dell’ordine hanno disposto un sequestro del valore complessivo di oltre due milioni di euro
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Con un messaggio pubblicato sul proprio profilo Facebook, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato i progressi fatti fino ad adesso sulla campagna vaccinale. Attualmente, ha infatti spiegato il politico dem, circa il 70 per cento della popolazione vaccinabile ha già ricevuto la prima dose.
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Dati che secondo Speranza testimoniano come nonostante le difficoltà, siamo sulla strada giusta per sconfiggere questa pandemia.