Conto corrente, attenzione dal fare questa cosa che vi metterebbe davvero nei guai. C’è un precedente importantissimo
Al giorno d’oggi tutti abbiamo un conto corrente con il quale fare le più disparate azioni finanziarie come ricevere bonifici, ricevere lo stipendio o fare spese di ogni tipo.
Ci sono dei casi in cui, però, il nostro conto corrente può essere bloccato ed è il caso di quando evadiamo le tasse. In questo caso parleremo del fatto se sia possibile o meno che venga sequestrato il conto corrente di uno studio se ad evadere le tasse è un singolo professionista.
Leggi anche: Pace Fiscale, arriva il condono cartelle esattoriali: le date da ricordare
Prendiamo ad esempio il caso di uno studio associato di un padre con i suoi figli. L’imputato era stato accusato di evasione fiscale per conto di una srl: i reati contestati erano quelli di omesso versamento Iva e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.
I primi provvedimenti erano quindi partiti nei confronti dello studio e il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bari aveva successivamente disposto anche il sequestro preventivo sul conto della società.
Inutile il ricorso alla Corte suprema da parte dello studio che ha confermato la sentenza del gip.
La Cassazione, nella sentenza n. 30332 del 4 agosto 2021, ha affermato che “le associazioni tra professionisti non configurano un centro autonomo di interessi, dotato di autonomia strutturale e funzionale, né assumono la titolarità del rapporto con i clienti in sostituzione dei singoli associati. Inoltre, il conto intestato allo studio, è imputabile non a un soggetto giuridico, bensì alle persone degli associati”.
Leggi anche: Hai una Postepay? Puoi ottenere subito 3.000€: ecco come
La Corte ha precisato che “nel caso in cui il conto corrente bancario sia intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto“.