Un record mondiale che testimonia l’eccezionalità di questa ondata di caldo
Alcuni record sono tristi da raggiungere. Citando il direttore del Noaa, Rick Spinrad, “questo primo posto è il peggiore in cui stare”. Luglio 2021 ha registrato le temperature più alte dall’inizio delle rilevazioni, ovvero 142 anni fa. La stima dell’agenzia statunitense per il clima è recepita al livello mondiale. L’innalzamento complessivo della temperatura del pianeta è di 0,93 gradi, con picchi in alcune zone, che purtroppo coinvolgono anche l’Italia. L’11 agosto in Sicilia si sono raggiunti i 49°, la temperatura più alta mai rilevata in Europa.
Le aree principalmente coinvolte dall’ondata di caldo sono l’Asia, l’Europa, il Nord America, il Sud America, l’Africa e l’Oceania. Oltre ai problemi legati alla salute umana, l’innalzamento delle temperature sta letteralmente mandando in cenere delle grandi porzioni di riserve boschive. Il caldo non è l’unico fattore che ha scatenato i roghi, ma non è un caso che nel mese più caldo di sempre si siano registrati un numero record di incendi, che inarrestabilmente continuano a sottrarre aree naturali al pianeta Terra.
Sergio Mattarella ha sorvolato le aree dell’oristanese per verificare in prima persona la distruzione causata dai roghi. “Vedere direttamente la devastazione provocata dagli incendi – ha detto il presidente – fa comprendere l’immensa portata dei danni provocati alla vita dei comuni colpiti e al loro territorio e del pregiudizio arrecato al futuro dei giovani. Chi se ne è reso colpevole ha sulla coscienza una gravissima responsabilità”.
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