L’Italia ha ufficialmente ricevuto il primo anticipo dei fondi europei che le spettano dal Recovery Plan. Adesso, la vera sfida per Mario Draghi e fare in modo che questi vengano spesi nel modo migliore possibile
La Commissione Europea ha versato all’Italia il primo anticipo dei fondi stabiliti dal Recovery Plan da destinare ai paesi europei per supportarli economicamente in questa drammatica pandemia che il mondo intero sta affrontando. La cifra stanziata è pari a 24,9 miliardi e corrisponde al 13 per cento della somma totale che verrà corrisposta al nostro paese. I fondi risultano inoltre suddivisi nel seguente modo: 8,9 miliardi sono a fondo perduto mentre i restanti vanno invece intesi come prestiti. Adesso, spetta dunque al premier Draghi, recentemente elogiato dal Financial Times per la sua leadership, fare in modo che queste prime risorse disponibili vengano spese nel modo migliore possibile. Occorrerà dunque attuare quel Pnrr presentato dall’esecutivo italiano mesi fa e su cui è stata più volte garantita una spesa rilevante per sostenere la transizione verde. Alluvioni e un caldo fuori dalla norma stanno rendendo questa estate diversa dalle altre: forse per la prima volta l’umanità si è resa conto di quanto siano profonde le alterazioni prodotte dal cambiamenti climatico, e non è un caso che negli ultimi mesi l’Ue stia insistendo così tanto sulla necessità di attuare il prima possibile un nuovo green deal europeo.
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Per quanto invece riguarda la transizione digitale, altro obiettivo da perseguire considerato essenziale dai vertici europei, al momento il nostro paese destinerà circa 13,4 miliardi per sostenere le imprese nel loro processo di adeguamento all’avanzamento tecnologico. Una piccola verrà invece investita per rafforzare la pubblica amministrazione digitalizzando ad esempio i tribunali e l’intero processo penale.