Candidato leghista lancia mascherine e plastica sulle spiagge, sui social infuria la polemica

Non si ferma la polemica in Calabria dove un candidato leghista alle regionali, ha commesso quello che secondo molti attivisti è un vero e proprio crimine ambientale

mare covid
(pixabay)

L’ultima trovata elettorale della Lega in Calabria, sta scatenando un mare di polemiche che difficilmente si placheranno nei prossimi giorni, considerato anche l’oggetto di questo scontro. È accaduto infatti che Leo Battaglia, un uomo che di professione fa l’agente immobiliare ed candidato con la Lega di Matteo Salvini alle regionali, ha deciso di regalare ai suoi potenziali elettori delle mascherine in modo non convenzionale: le ha fatte letteralmente piovere sulle spiagge della regione. Una trovata a cui si potrebbe anche sorridere per la simpatia, non fosse che le mascherine in questione erano tutte confezionate in sacchetti di plastica, finendo così con il provocare un vero e proprio danno ambientale su tutta la costa. E difatti la polemica è iniziata sui social, dove gli utenti che hanno assistito a quello che definiscono senza esitazioni come un crimine contro l’ambiente, hanno iniziato a postare tutte le foto attaccando frontalmente il Carroccio sul tema. Ma non solo, perchè molto abitanti hanno anche deciso di scrivere alla redazione del fatto Quotidiano portando nuove immagini e testimonianze dell’accaduto.

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Il quotidiano ha poi raccolta la testimonianza di una consigliera comunale di Corigliano-Rossano, Alessia Alboresi: “Ore 12. Un elicottero a bassa quota vola sulle spiagge. Temiamo tutti ci sia un incendio. Invece scarica – e la maggior parte ovviamente finisce in mare! – queste bustine di plastica contenenti una mascherina chirurgica con questa scritta. Ignobile forma di pubblicità politica. Non c’è limite alla strafottenza e al cattivo gusto. Ovviamente ho segnalato a chi di dovere”.

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