Problemi nel mondo della scuola, in particolare per quello delle supplenze per il prossimo anno ormai alle porte. Piattaforma online in tilt, domande a rischio
Sta per partire un anno importante per la scuola, ed in particolare per quello dell’insegnamento e delle supplenze. Dopo mesi di dad ed emergenze, si spera che a partire dal mese di settembre si possa ritornare alla normalità. Restano in attesa non solo gli studenti ma anche i docenti. Sia quelli di ruolo che quelli precari, che fanno affidamento alle cattedre annuali con scorrimento di graduatoria.
Nelle ultime ore si sono registrati dei rallentamenti nella piattaforma POLIS (Presentazione On Line del Ministero delle Istanze) comunemente detta Istanze Online. La piattaforma online del Ministero dell’Istruzione viene usata da tutto il personale docente per presentare la domanda di insegnamento per classe di concorso nelle graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS).
Ma come detto in queste ore, considerata anche la scadenza per la presentazione delle domande del 21 agosto, la piattaforma ha avuto dei problemi. Anche per la gran mole di domande che si stanno registrando in queste ore. Si stima infatti che si sia superata quota 750mila, un numero probabilmente non previsto che ha mandato tutto in crash.
Il sistema scuola dipende molto dalle supplenze annuali, quelle GPS che devono essere presentate entro il prossimo 21 agosto se non si vuole rischiare di rimanere fermi per un anno. Il rischio a questo punto che le scuole rimangano a corto di supplenti resta elevato. In queste ore il sistema sembra ripristinarsi a singhiozzo, rallentando le procedure di registrazione che richiedono tempi elevati.
Anche perché si devono scegliere 150 scuole per ogni provincia scelta dal supplente. Procedura non semplice, e da fare nelle prossime ore. In verità il sistema nel passato ha permesso a tantissimi docenti di arrivare alla compilazione della domanda senza troppi problemi. Anche perché il tutto è automatizzato e veloce.
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Questo quando tutto fila liscio. Nel caso di rallentamenti e malfunzionamenti della piattaforma si arriva ai problemi. Con il rischio per chi non ha anticipato i tempi. Infatti la registrazione era stata attivata dal 10 agosto, i ritardatari adesso rischiano di rimanere senza cattedra per un anno.