Secondo un recente studio dell’Università Statale della Carolina del Nord, chi legge le etichette degli alimenti molto spesso continua a non comprendere tutti i termini presenti, in particolare quelli relativi alla lavorazione di latte e latticini
Le etichette degli alimenti continuano ad essere un mistero per molti consumatori. Particolarmente ostiche risultano essere quelle di latte e latticini in cui vengono utilizzati termini che molto spesso vengono ignorati o non compresi correttamente, con conseguenze anche nelle scelte di acquisto.
Dallo studio condotto dall’Università Statale della Carolina del Nord emerge innanzitutto che per questo tipo di prodotti molti non leggono neanche l’etichetta. Motivo per cui diversi termini relativi al processo produttivo del latte e dei latticini risultano ignoti.
Etichetta degli alimenti, leggere per comprendere
Lo studio, riportato anche sul Journal of Dairy Science, mostra come soltanto un consumatore su tre legga le etichette del latte e dei formaggi. Quando invece conoscere anche il processo produttivo cui un alimento apparentemente semplice come il latte viene sottoposto potrebbe aiutare a compiere scelte più consapevoli.
Anche perché, altro dato che emerge dallo studio americano, che molti termini, per esempio microfiltrato o ultrafiltrato, vengono percepiti come negativi. Nello studio si dimostra però che, nel momento in cui ai consumatori viene spiegato il processo di microfiltrazione e ultrafiltrazione la percezione di questi termini cambia così come cambia la percezione del prodotto che prima veniva invece considerato qualcosa di troppo lavorato a livello industriale.
E’ una spiegazione più chiara dei processi di produzione per esempio dei formaggi può anche migliorare le performance di vendita: è risultato infatti che il 97% di chi non conosceva le parole microfiltrato o ultrafiltrato è stato poi più positivamente incline ad acquistare prodotti che avessero quella dicitura.
Leggi anche: Richiamo alimentare, allarme ossido di etilene in prodotti per bambini
Leggi anche: Cashback, niente 150€ senza questo messaggio
Da questo studio emerge, nuovamente, quanto ci sia ancora da fare perché le etichette degli alimenti riescano davvero a parlare ai consumatori. Anche perché, sono in aumento proprio i consumatori che leggono le etichette e che cercano quindi risposte per poter allineare la propria alimentazione al loro stile di vita o alle loro specifiche necessità.