Alzate la mano se avete cominciato a fare incubi a base di androidi dopo aver visto la presentazione del Tesla Bot progettato dalla società di Elon Musk
Elon Musk ha promesso l’anno prossimo un prototipo del suo Tesla Bot, un robot umanoide il cui scopo sarà renderci la vita più facile. Oppure dominarci, chi lo sa.
In occasione del Tesla AI Day, Elon Musk ha svelato quello che secondo lui sarà il nostro assistente del futuro: alto circa un metro e settanta e del peso approssimativo di 65 kg, nelle parole del visionario patron di Tesla, questi robot saranno “amichevoli”.
E secondo Musk, amichevole significa, tradotto in soldoni, che nel caso qualcosa andasse storto il robot non sarà mai più forte di un essere umano. Qualcuno deve aver studiato in maniera approssimativa Isaac Asimov o avrebbe saputo che bastava aggiungere un paio di protocolli. Ma è Elon, che volete farci.
Elon Musk ha spiegato che, nella sua visione, quello che i Tesla Bot dovranno fare sarà occuparsi di quei lavori noiosi, troppo pesanti o pericolosi. E fa addirittura l’esempio dell’andare a fare la spesa: secondo lui un domani dovremmo soltanto chiedere al nostro Tesla Bot quello che vogliamo per cena e sarà lui ad andare al supermercato per noi.
Probabilmente qua in Italia sembra una barzelletta, ma se pensate al tasso di criminalità e al numero di sparatorie che avvengono quotidianamente negli Stati Uniti purtroppo, il fatto che il dover andare a fare la spesa possa essere percepito anche come pericoloso non è del tutto peregrino.
Parlando della motivazione dietro la volontà di cominciare a lavorare ai robot, Elon Musk ha chiarito che non si tratta di esigenze costruttive ma che in pratica, grazie al lavoro svolto per le auto a guida autonoma, alcuni pezzi di robot sono già in fase di produzione e che quindi tanto vale farli perché “se non lo facciamo noi, lo farebbe qualcun’altro, quindi immagino che dovremmo farlo noi e assicurarci che siano sicuri“.
E dentro il Tesla Bot ci sarà la stessa tecnologia delle auto a guida autonoma: 8 telecamere per l’autopilota, uno schermo al posto della faccia per le informazioni, quaranta attuatori elettromeccanici tutti gestiti dal famoso Tesla Full Self Driving computer.
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Ora non resta quindi che aspettare l’anno prossimo per vedere il primo prototipo reale uscire dallo schermo.