“Sweet girl” è un film firmato Brian Andrew Mendoza, con protagonista Jason Momoa. E’ disponibile nel catalogo Netflix
Come è confezionato un prodotto classico USA? Violenza, tensione, eroe, antieroe, amore. “Sweet girl” ricalca perfettamente la ricetta hollywoodiana, anche nel tentativo di introdurvi cospirazioni contro le multinazionali farmaceutiche. I buoni ed i cattivi non lasciano dubbi, la lotta è del bene contro il male, o se preferibile, della vittima contro il carnefice.
Perno della narrazione è la vendetta, che ribalta il ruolo di chi subisce e di chi agisce. Lo stereotipo del film americano è centrato appieno, e se da una parte “Sweet girl” può risultare scontato nell’evolvere della narrazione, il prodotto rimane piacevole grazie a dei buoni interpreti ed una suspence ben architettata.
Il film disponibile su Netflix ha come protagonisti Jason Momoa e Isabela Merced, entrambi in gran forma. La firma è di Brian Andrew Mendoza, regista di prodotti action.
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“Sweet girl”, la trama
Cosa si è disposti a fare per amore? E soprattutto, dove si può arrivare per vendicare l’amore perduto? C’è chi ricorderà il cult “Il corvo”. “Sweet girl” può parafrasare la tematica di base, con degli aggiustamenti originali adatti al 2021.
La storia segue Raymond “Ray” Cooper, sposato con Amanda e padre di Rachel. A causa di un cancro all’ultimo stadio Amanda muore. La medicina che avrebbe potuto salvarle la vita è stata sottratta dal commercio da una delle Big Pharma. Raymond, in preda alla disperazione ed alla rabbia, inizia a meditare vendetta, con l’aiuto della figlia adolescente, Rachel.
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La critica nei confronti dell’industria farmaceutica si trasforma ben presto in una caccia all’uomo, già vista e rivista. Gli appassionati del genere non rimarranno delusi.