Il governo turco ha portato via dalla capitale doversi funzionari afghani del governo, per paura delle rappresaglie dei talebani
Nella giornata di lunedì, la Turchia è riuscita a portare via dalla capitale afghana circa quaranta funzionari governativi, atterrati a Istanbul con un volo di linea della Turkish Airlines. persone che a causa dei loro stretti contatti con l’Occidente, sarebbero stati, almeno secondo il governo turco, i primi bersagli dei talebani, che da qualche giorno hanno iniziato a costruire le fondamenta del nuovo emirato islamico.
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Molte le figure importanti costrette a lasciare il paese grazie all’aiuto del governo turco, tra cui ad esempio il vicepresidente Sarwar Danish e il ministro degli esteri Mohammad Hanif Atmar. Alcune ricostruzioni fornite dai principali media del luogo raccontano di come l’operazione sia stata interamente seguite dalle forze militare turche che si sono ritrovate oltretutto ad impedire, in una scena simile a quella vista giorni fa all’indomani della presa di Kabul da parte dei talebani, a impedire a migliaia di cittadini comuni disperati di imbarcarsi su quel volo. Un’azione particolarmente apprezzata da Babur Farahman che ha ringraziata la Turchia per los sforzo fatto: “Magari i talebani non ci avrebbero subito messo in carcere, ma avrebbero messo sotto sorveglianza le nostre case”.
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Intanto, è arrivato anche il primo ultimatum lanciato dai talebani agli americani: se Biden infatti non rispetterà la promessa di portare via l’intero contingente americano sul luogo entro il 31 agosto, il gruppo terroristico annuncia delle conseguenze che saranno tutt’altro che pacifiche e che metteranno fine ai negoziati avviati fino ad adesso per evitare lo scontro armato con l’Occidente.