L’ennesimo record che ci dimostra il punto di non ritorno che il capitalismo ci ha fatto raggiungere in meno di tre secoli
Gli scienziati ci hanno sempre spiegato che le temperature in Groenlandia sono troppo basse affinché possa piovere, ed è per questo che i recenti acquazzoni registrati dalla Summit Station del National Snow and Ice Data Center in cima alla calotta glaciale, preoccupano così tanto.
Non era mai accaduto che in Groenlandia piovesse, l’ennesimo record di quest’estate che sembra togliere qualsiasi dubbio, semmai ve ne siano stati, su quanto il cambiamento climatico avanzi in fretta e ci stia portando verso un punto di non ritorno, come ricordato di recente in Italia anche dal climatologo Mercalli. La rilevazione è stata registrata nella data del 14 Agosto 2021 con un comunicato del centro di ricerca che spiega che non vi erano mai state segnalazioni di questo tipo, aggiungendo inoltre come la quantità di ghiaccio che si è persa durante la giornata è di sette volte superiore alla media che si registra normalmente sul luogo. L’umanità continua dunque ad assistere a repentini cambiamenti climatici che testimoniano in modo inequivocabile i danni inferti dall’uomo al pianeta e le conseguenze di un inquinamento che sembra aver ormai modificato radicalmente l’ecosistema in cui viviamo. Non bisogna dimenticare che questa è anche l’estate in cui il caldo in Canada e in Sicilia ha per la prima volta superato la soglia dei 49 gradi, temperature mai registrate prima da quando esistono queste rilevazioni, mettendoci nuovamente, e brutalmente verrebbe da aggiungere, di fronte alle nostre responsabilità.
Perchè gli esperti sostenevano che in Groenlandia non potesse piovere? Come accennato in precedenza, si tratta di un luogo dalle temperature bassissime, in cui la pioggia si ritrova ad essere congelata in uno strato di ghiaccio più scuro che impedisce poi all’acqua che si forma dalla neve di arrivare in superficie.
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