Pegasus, lo spyware con cui sono stati spiati molti personaggi famosi del mondo, è un virus informatico in grado di colpire anche gli iPhone. Di nuovo
Gli iPhone non sono al sicuro da Pegasus, lo spyware israeliano con cui sono stati spiati oppositori politici e attivisti. La causa è una falla dentro a iMessage.
La scoperta è stata fatta dai ricercatori di Citizen Lab, centro di ricerca dell’università di Toronto. Ad essere caduto vittima di Pegasus è stato lo iPhone di un attivista del Bahrain. Studiando il modo in cui il virus informatico si è insinuato nel suo dispositivo è stato possibile rintracciare una nuova falla aperta dentro a iMessage.
Virus informatico, il pericolo zero-click per iPhone
Pegasus è un virus informatico della cosiddetta categoria zero-click. Significa che, una volta che qualcuno decide di infettare il dispositivo elettronico non c’è bisogno di nessun tipo di interazione da parte dell’utente per attivare il virus. Ed è quello che è successo con lo iPhone di un attivista del Bahrain, che ha preferito rimanere anonimo.
Per potersi insinuare nell’iPhone preso di mira, e in generale nei prodotti Apple, Pegasus ha sfruttato, questa la scoperta più allarmante forse, una falla che era ancora presente nonostante gli aggiornamenti fatti da Apple. L’aspetto più interessante, da un punto di vista puramente tecnologico, è che il virus è riuscito anche a superare il nuovo sistema di difesa implementato in iOS14: BlastDoor.
In teoria BlastDoor avrebbe dovuto bloccare in maniera automatica eventuali dati malevoli inviati proprio attraverso iMessage. Apple, attraverso i suoi rappresentanti, ha fatto sapere che la sicurezza del sistema operativo verrà ulteriormente implementata con il rilascio della versione 15 del sistema operativo.
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Benché, e lo sottolinea anche Apple stessa, gli attacchi con il virus informatico Pegasus siano mirati a spiare le attività di chi è contro i governi di certi Paesi, questo non significa che la società prenda sottogamba le falle nella sicurezza del suo sistema operativo.
