Il 2021 è stato un anno difficile anche per i possessori di bancomat e conti correnti bancari: tante le spese e non sempre sostenibili
L’estate 2021 passerà alla storia come quella della “crisi del bancomat”, quella che ha messo a serio rischio la pazienza di tanti consumatori. Tra chiusure ed aumenti delle commissioni per le operazioni di sportello, sono tante le lamentele da parte dei correntisti. Che non sanno davvero più cosa fare soprattutto nei paesi di periferia, dove oltre alla mancanza di filiali si aggiungono spesso anche i problemi di connessione internet.
Un vero incubo che porta spesso alla chiusura di conti soprattutto a causa delle tante spese che davvero appaiono difficili da sostenere. Crisi che non è stata avvertita più di tanto per chi abita nelle grandi città, dove lo sportello è davvero quasi sempre dietro l’angolo. Cose ben diverse nelle periferie e nei piccoli centri abitati.
Il calo delle filiali e degli sportelli sembra davvero inesorabile, con le percentuali al ribasso che non hanno bisogno di particolari commenti. La decisione degli istituti bancari appare sin troppo evidente, mettere in crisi i conti di forte liquidità in assenza di operazioni finanziarie.
Bancomat sempre più introvabili
Se da un lato le grandi città riescono a tenere botta sulla crisi del bancomat, dall’altro canto si evidenzia un calo clamoroso soprattutto in alcune regioni. Si possono prendere in esempio alcune aree del paese per rendersi conto che gli sportelli automatici sono sempre di meno. In Friuli Venezia Giulia si assiste ad un calo del 4%. In Piemonte del 3%. Umbria e Lazio fanno registrare rispettivamente un -3,7% ed un -3,5%.
Valle d’Aosta e Liguria portano ad evidenziare cali di oltre i 6%, seguono Abruzzo ed Emilia Romagna con riduzioni del -5,8% e -5,7%. Il fenomeno ormai va avanti da anni, con il picco delle criticità che si è toccato in quest’estate. Tante le difficoltà dei correntisti. Che devono sostenere delle spese maggiori con prelievi ATM da altri istituti.
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In alcuni casi resta impossibile versare assegni o contanti. Una situazione che al momento, nonostante le reiterate proteste delle associazioni dei consumatori, non pare possa trovare una soluzione.